Fausto Brizzi e Silvia Salis, rispettivamente regista e dirigente del Coni, sono stati intervistati stamane negli studi del programma di Rai Uno, Weekly. “Lei è appassionata di cinema e io di sport”, esordisce Brizzi, mentre Silvia Salis aggiunge “Il vantaggio è che facciamo cose diverse e riusciamo a mantenere due ambiti superati”. Fausto Brizzi ha poi ripreso la parola: “Con lei fu un colpo di fulmine, poi l’ho sposata solo per dimostrare di avere ragione, lei mi ha detto che quel giorno sono stato un visionario”.
Silvia Salis ha aggiunto: “Per me era pazzo, quando mi ha visto mi ha detto che sarei stata sua moglie”, “Ma io vedo le cose più avanti”, si è giustificato il noto regista italiano. “Nelle cerimonie di matrimonio c’è spesso tanto superflueo – ha aggiunto Silvis Salsi – il primo matrimonio eravamo in sei, mentre il secondo matrimonio eravamo in due alle Maldive, ma lo rifarei”, “Eravamo soli non perchè non si poteva spendere – ha specificato Fausto Brizzi – ma perchè eravamo in lockdown“.
SILVIA SALIS E FAUSTO BRIZZI: “LA NOSTRA SCELTA DI TORNARE A CASA…”
Il regista ha poi aggiunto: “La nostra scelta è di cercare di tornare a casa anche se arrivi alle due di notte”, e Silvia Salis ha aggiunto: “E’ una regola molto pratica, quando fai due vite così diverse e nomadi… i matrimoni sono difficili quindi il tentativo è di non perdersi ognuno per la propria strada e la regola serve per quello”. Fausto Brizzi tra l’altro ammette di seguire spesso le gare sportive dove c’è appunto Silvia Salis. Il regista ha poi sottolineato la competitività della moglie: “Provate a giocare con lei a Scala 40, io perdo sempre…”.
Sulla maternità Silvia Salis, incinta all’ottavo mese quindi ormai vicina al traguardo, ha parlato dell’atteggiamento forse un po’ troppo protettivo delle persone che le stanno accanto soprattutto nel mondo del lavoro: “Sono una persona fortunata e non è un lavoro fisicamente impattante, ma dall’esterno una donna che lavora con una pancia viene vista come particolare e tutti ti chiedono quando ti fermi? La maternità non è una malattia”. Fausto Brizzi ha poi concluso parlando del suo essere scrittore: “Mi piace molto perchè non hai un limite di budget rispetto ad esempio ai film”.