Nuova querela per diffamazione di Adolfo Urso contro Report. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy ha attaccato il programma di Rai 3 per aver trasmesso per la terza volta il servizio mandato in onda il 29 maggio scorso, riguardante la sua attività politica e istituzionale, e poi trasmesso in replica il 24 luglio, ignorando le sue denunce penali e quelle di altre persone coinvolte. Non si è fatta attendere la replica di Sigfrido Ranucci, conduttore della trasmissione. Ma partiamo da Urso.
«Ho dato mandato ai miei legali di accludere anche questo atto senza precedenti nella causa per diffamazione già iscritta in ruolo dalla Procura della Repubblica di Roma nei confronti del direttore di Report, sig. Ranucci, e di presentare un’altra querela nei confronti di coloro che hanno programmato le repliche nel palinsesto Rai, pur consapevoli anch’essi delle denunce in corso e di quanto pubblicamente emerso nel frattempo, che dimostra la assoluta infondatezza del servizio, basato su testimonianze manipolate e su una chiara volontà diffamatoria». Il ministro Adolfo Urso ha aggiunto di aver denunciato la vicenda anche all’Ordine dei giornalisti affinché proceda nei confronti di Ranucci «per la clamorosa e perdurante violazione della deontologia professionale».
URSO QUERELA REPORT, LA REPLICA DI RANUCCI
Oltre a ringraziare il ministro Adolfo Urso, Sigfrido Ranucci nella sua replica ha evidenziato di non essere il direttore di Report, ma di far parte della «schiera dei vicedirettori al momento azzerati», si legge nel post sul suo profilo Facebook. Comunque, ha fatto presente che il programma «prima della puntata in questione aveva più volte invitato il signor ministro a rilasciare un’intervista sulle questioni sollevate». Ma Urso «ha declinato l’invito evitando il contraddittorio che non è avvenuto non per responsabilità di Report». Inoltre, era stata mandata al ministro una mail con delle domande.
«Di gran parte delle risposte è stato dato conto durante la puntata. La lettera integrale è stata pubblicata sul sito. Così come tutte le informazioni successive giunte alla redazione dopo la puntata. Tali informazioni sono state rilanciate sui social a ogni replica». Ranucci, comunque, fa presente che nella redazione di Report non è arrivato finora alcun atto o notifica di querela «tale da bloccare la regolare messa in onda delle puntate. Anche perchè le repliche di Report rappresentano una risorsa per l’azienda in quanto sono a costo zero. Report fa anche presente che nessuna intervista è stata manipolata. Tale accusa è grave ed è facilmente smentibile attraverso le interviste originali in possesso degli inviati».