Il ministro della pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, è stato intervistato stamane dal programma di Canale 5 Morning News, per affrontare l’argomento dell’assunzione di 170mila persone nel corso di quest’anno. Ma come si può rendere oggi attrattiva la pubblica amministrazione? “Siamo di fronte ad una rivoluzione, vogliamo modernizzare la nostra P.A., renderla attrattiva per i giovani ma anche per i meno. Dobbiamo rinforzare la nostra struttura, siamo la macchina che fa funzionare lo Stato e i datori di lavoro più grande d’Italia, abbiamo un ruolo importantissimo nel rapporto con i nostri clienti che sono cittadini e imprese”.
“Abbiamo perso quasi 300mila persone dal 2010 al 2020 per blocco turnover e spending review – ha proseguito su Morning News il ministro Paolo Zangrillo – adesso dobbiamo recuperare: a giugno di quest’anno sono entrate già 102mila persone. Abbiamo bisogno di competenze, di persone che hanno voglia di lavorare e che vogliono fare un’esperienza qualificante, e soprattutto abbiamo bisogno di giovani. In quei 10 anni che abbiamo perso 300mila persone, l’età media è passata da 43 anni a 50. Abbiamo bisogno di Millenial e nativi digitali, stiamo quindi lavorando per favorire l’ingresso di giovani nella P.A.”.
MINISTRO PAOLO ZANGRILLO: “IL TEMA DELLA FORMAZIONE E’ PREGNANTE”
Il ministro Paolo Zangrillo ha proseguito: “Il tema della formazione è molto importante. Quando sono arrivato mi sono informato sul tempo medio dedicato alla formazione e ho scoperto che era neanche di un giorno all’anno. Nell’epoca in cui viviamo c’è bisogno di formazione sia per i giovani ma anche per le persone che sono già nella nostra struttura quindi stiamo dedicando le energie che servono alla formazione per avere persone con competenze adeguate. C’è una nuova piattaforma per gestirla, si chiama Sillabus e ogni dipendente pubblico può costruirsi il suo percorso di formazione sulla base dei fabbisogni del suo ruolo. Noi dobbiamo poi essere capace di premiare chi si merita”.
Infine sul reddito di cittadinanza: “Ha fallito completamente ricordo come Di Maio saltellava dicendo che avevano sconfitto la povertà. Nel nostro Paese non è vero che non esistono posti di lavoro, c’è un mismatch fra offerte e richieste di circa un milioni di posti lavoro”.