BUFERA SULLO STIVALE “QUEER” DI DR. MARTENS
Negli Stati Uniti la vicenda delle aziende e dei marchi implicati con profondo “restyling” di immagine completamente votato alla cultura LGBTQ+ è qualcosa di molto più serio delle “polemiche social” che arrivano fino in Italia: dopo i casi Bud, Disney e Target ora è la Dr. Martens, la celebre marca di stivali e scarpe, ad essere minacciata di boicottaggio da associazioni e consumatori “anti-woke”.
Il motivo è molto semplice: la scorsa settimana Dr. Martens (conosciuta negli States come “Doc Martens”, ndr) ha pubblicato su Instagram un concorso a premi offrendo ai partecipanti la possibilità di vincere un paio di stivali “queer” disegnati dall’artista Jess Vosseteig. Le immagini hanno subito fatto scalpore in quanto, tra le varie, si staglia una donna trans dopo aver subito un intervento chirurgico di mastectomia per l’asportazione dei seni: «queste scarpe sono ispirate alla comunità queer», con il portale di Vosseteig che si concentra da anni su «design queer, femministi e inclusivi». Boiccottaggio e messaggi anti-trans sono subito apparsi sui social di mezzi Usa, scatenando l’ormai consueta (e logora) faida tra tifosi pro-anti woke,
DR. MARTENS ACCUSATO DI “IDEOLOGIA WOKE”: ”TRANS, LGBT E…”
Il tema è però molto più serio, specie perché la moda viene ormai utilizzata come veicolo per messaggi “inclusivi” e aperti sempre più spesso alle istanze LGBTQ+, mentre chiunque non condivida appieno il “mood” si trova ad essere tacciato di discriminazione sessista e fascista. Dr. Martens sostiene da tempo la comunità arcobaleno e ha già venduto design a tema LGBTQ, specificando sul suo sito Web che la sua storia è «profondamente intrecciata con la comunità LGBTQIA+» e oltretutto che il 30% dei dipendenti dell’azienda «si identifica come LGBTQ».
Lo stivale “queer” è stato poi scelto per un altro spot dalla Costa Coffee, una delle aziende più note nella caffetteria assieme a Starbucks: anche qui la polemica con accusa di “ideologia woke” e “queer washing” è scattata subito, con il marchio di Costa accusato con Dr. Martens di «promuovere un’ideologia grottesca». Secondo Mara Yamauchi, la terza donna britannica più veloce di sempre a correre una maratona, è sbottata su Twitter-X scrivendo: «Costa, Dr Martens e altri usano l’inutile macellazione del seno sano di ragazze e giovani donne in nome di comportamenti regressivi, misoginia e l’ideologia LGBTQ per vendere i propri prodotti, è grottesca. Non comprerò mai i loro prodotti».
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