Il piano contro l’immigrazione della Gran Bretagna prevede il ricorso alla prigione galleggiante Bibby Stockholm, una chiatta destinata ai richiedenti asilo composta da 222 stanze per un totale di 506 posti letto. Le polemiche sono all’ordine del giorno, l’ultima critica è arrivata dai vigili del fuoco: il sindacato FBU scriverà al ministero dell’Interno UK per porre l’accento sui problemi di sovraffollamento.
Per il sindacato FBU, la prigione galleggiante è una “potenziale trappola mortale”. I funzionari della salute e della sicurezza hanno richiesto un ulteriore rinvio all’uso della chiatta gigante almeno fino alla prossima settimana. Nuove pressioni sul primo ministro Rishi Sunak, sotto costante giudizio dopo le critiche delle organizzazioni per migranti. Secondo diversi enti, la Bibby Stockholm è “costosa, crudele e disumana”.
UK, bufera sulla prigione galleggiante Bibby Stockholm
Il ritardo della Bibby Stockholm si aggiunge al dibattito sulla promessa di Sunak di “fermare i barconi”. Una fonte del Ministero dell’Interno ha confermato che ci sarebbero ulteriori ritardi nell’uso della chiatta fino a quando non si otterrà l’approvazione da parte dei funzionari della salute e della sicurezza. “La Bibby Stockholm non accetterà nuovi arrivi domani [mercoledì]. Ora potrebbe essere la prossima settimana poiché la guida del consiglio è che non vogliono che nuovi servizi inizino di giovedì o venerdì vicino al fine settimana. Il ritardo è dovuto al fatto che le pratiche di lavoro per i lavoratori portuali devono essere approvate dall’Health and Safety Executive. Non ci sono problemi di sicurezza antincendio”, ha riferito una fonte. L’assistente segretario generale della FBU, Ben Selby, ha detto che sta scrivendo al Ministero dell’Interno in merito alle affermazioni di sovraffollamento e accesso alle uscite di sicurezza dopo che i membri hanno espresso preoccupazioni sulla sicurezza: “I vigili del fuoco credono che il Bibby Stockholm sia una potenziale trappola mortale”.