Nina Moric e il calvario in ospedale
Non è stato un periodo facile quello che ha dovuto affrontare Nina Moric che, in una lunga intervista esclusiva rilasciata ai microfoni del settimanale Oggi, racconta il calvario vissuto. Tutto è iniziato lo scorso maggio quando l’ex modella ha avuto un problema al seno che, inizialmente, è stato curato in modo blando dal personale medico a cui si era rivolta e che si è poi trasformato in una grave infezione che ha portato la Moric in ospedale. “Ho rischiato, sono stata 20 giorni in ospedale”, spiega Nina Moric.
“Un’infezione che è finita in sepsi. Sono stata attaccata da un batterio, è spuntato come un nodulo che poi ha cominciato a espandersi […] Dopo un mese, il mio seno era viola, una ‘bomba’ che mi dava dolori atroci. Mi hanno asportato il seno e la protesi […] La vera ferita è che non è venuto nessuno a trovarmi tranne un amico. E ce n’era un altro che mi chiamava dagli Stati Uniti. Stop”, ha aggiunto l’ex modella.
Nina Moric: l’addio alla televisione e il rapporto con il figlio Carlos
Nina Moric, ai microfoni del settimanale Oggi, si è raccontata a 360 gradi parlando della solitudine vissuta: “Mi hanno abbandonata tutti. Non punto il dito. Ma è da quasi cinque anni che non ho più gli affetti primari. I genitori, le sorelle, la famiglia”. E sul figlio Carlos: “Mio figlio non è famiglia: è parte di me, siamo le due metà della luna, ce l’ho dentro. Ma è tanto che non lo vedo“.
Sull’addio alla televisione, infine, ha detto: “Ho lasciato la tv, che per me era tossica. E la tv era già un declassamento: io nasco come modella. Modella di livello internazionale“. Infine, sul tempo che passa: “Prima ho abusato di botulino e di acido ialuronico, ma è da due anni che non mi faccio punturine. Avevo il terrore di invecchiare, che è tipica del mio ambiente di prima. E non è solo una questione di vanità. È la paura di non lavorare più. Se ti fai vedere con le rughe, ti insultano. Se le combatti, le rughe, ti insultano lo stesso. Ero schiava di quel sistema malato. Ho cercato di stare a quelle regole. Poi ho detto basta”.