Scoppia la polemica sul web e sui social a seguito delle dichiarazioni di Concita De Gregorio, volto noto di La7 e giornalista di Repubblica. La stessa ha commentato attraverso il noto quotidiano nazionale l’incresciosa vicenda degli influencer tedeschi che hanno distrutto una statua antica in una villa di Varese, usando parole senza dubbio forti: “Sarebbero da definire decerebrati assoluti – scrive la De Gregorio, come si legge su OrizzonteScuola – che in un tempo non così remoto sarebbero stati alle differenziali, seguiti da un insegnante di sostegno che diceva loro vieni tesoro, sillabiamo insieme, pulisciti però prima la bocca. Ecco ci sono questi deficienti, nel senso che letteralmente hanno un deficit cognitivo, non è mica colpa loro, ce l’hanno, e che però pur essendo idioti hanno probabilmente centinaia o migliaia di follower, non ho controllato ma non importa, è assolutamente possibile che siano idoli della comunità”. Quindi Concita De Gregorio ha rincarato la dose: “Genitori: puniteli. Toglietegli le chiavi di casa, negategli la ricarica della prepagata e se guadagnano più di voi e per questo vi intimidiscono, suscitano il vostro rispetto: riprendetevi, toglietegli il sorriso. Io non lo so come si fa, ma si deve”.
Sulla vicenda sono intervenute anche delle associazioni, come ad esempio CoorDown, rappresentata da Antonella Falugani, che ha commentato così l’articolo: “L’editoriale di Concita De Gregorio, pubblicato oggi (ieri ndr) su Repubblica, ci ha lasciati stupiti e amareggiati. Stupiti perché non ci aspettavamo parole discriminatorie, insultanti e che rievocano un passato dolorosissimo da parte di una giornalista e scrittrice che ha spesso avuto attenzione e sensibilità per le battaglie per l’inclusione portate avanti da genitori e persone con disabilità fisica e intellettiva. Amareggiati perché ancora una volta ci troviamo a denunciare l’uso violento della disabilità come stigma, pietra di paragone da usare come offesa e insulto massimo. Le parole “decerebrati assoluti”, “deficit cognitivo”, “idioti”, il richiamo a classi differenziali con ironia beffarda e l’immagine dell’insegnante di sostegno che dice “pulisciti la bocca” al suo alunno disabile, sono frasi vergognose che eravamo abituati a condannare quando venivano dette incautamente e con grande ignoranza dentro certa TV spazzatura”.
CONCITA DE GREGORIO, POLEMICA PER LE PAROLE UTILIZZATE: LA GIORNALISTA SI SCUSA
Moltissimi i commenti negativi sui social, a cominciare da Facebook e Twitter, e Concita De Gregorio, attraverso un altro articolo su Repubblica, ha deciso di scusarsi spiegando: “Alcuni lettori — soprattutto familiari di persone con handicap e anche associazioni — si sono sentiti offesi. Hanno ragione. Cerebrolesi non è un insulto ma una condizione, mi hanno scritto. Completamente d’accordo. Chiedo sommessamente scusa. Avrei dovuto fare appello a un altro vocabolario perché di sicuro c’è una parola che ben definisce chi per fotografarsi davanti a un capolavoro (statue, quadri, bellezze naturali) provoca danni irreversibili. Ma non è una di quelle che ho usato. Chiedo dunque scusa, sinceramente, e convengo: i cerebrolesi sono persone meravigliose afflitte da un danno. I normodotati che distruggono statue per postare una foto su Instagram non hanno nessun danno, invece. Naturalmente il mondo è pieno di molestatori e nessuno — figuriamoci se io — nega il pericolo. Dipende dal contesto. Qui era molto scivoloso”.