A favore delle imprese aggiudicatarie di bandi pubblici finalizzati alla fornitura di prodotti di commercio equo e solidale, il MIMIT ha messo a disposizione un contributo a fondo perduto che consiste in un rimborso sotto forma di credito d’imposta. Il bonus commercio equo e solidale è dunque un contributo valido nella misura del 15% delle spese sostenute dalle aziende per la fornitura di prodotti del commercio equo e solidale.
Bonus commercio equo e solidale: in cosa consiste e a chi è rivolto
I fondi messi a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), sono a fondo perduto, vale a dire non dovranno essere restituiti da tutte le aziende che ne beneficeranno. Ma esiste un tetto massimo di rimborso: anche se il contributo è quantificato nella misura del 15%, questo non potrà prevedere il rimborso per spese superiori a 10 mila euro che ne costituirà il tetto massimo.
Sono ammissibili le spese sostenute per l’acquisto di materie prime, semilavorati e materiali di consumo i cui costi sono determinati sulla base degli importi di fattura. Il governo ha finanziato la misura con soli 800 mila euro attraverso la Manovra 2018 (legge 205/2017, comma 1090). Il fondo complessivo è utile a coprire le richieste per l’anno fiscale 2023.
La scadenza per l’invio delle domande scadrà il giorno 11 settembre ma la finestra per l’invio delle domande andrà necessariamente dal giorno 4 al giorno 11 settembre 2023.
Bonus commercio equo e solidale: come fare richiesta e requisiti fondamentali
La domanda potrà essere presentata solo in presenta di questi requisiti fondamentali:
- le aziende beneficiarie dovranno essere aggiudicatarie di gare di appalto bandite da pubbliche amministrazioni che, in conformità a quanto previsto nei relativi capitolati di gara, abbiano fornito prodotti del commercio equo e solidale;
- la costituzione delle imprese non può essere successiva alla presentazione della domanda e infatti, le imprese aderenti dovranno già essere regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle imprese;
risultare in attività; - essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti (non in liquidazione volontaria o sottoposte a procedura concorsuale);
- non essere in situazione di difficoltà, così come definita dall’articolo 2, comma 18 del regolamento 651/2014;
- essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente;
- essere in regola con gli adempimenti fiscali;
- aver restituito le somme eventualmente dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero a vario e/o diverso titolo;
- essere iscritte presso INPS o INAIL ed abbiano una posizione contributiva regolare, così come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC).
La procedura di presentazione è allo sportello e, come per molti altri bandi, è gestita da Invitalia. Tutti coloro che hanno già pronta la richiesta, una volta aperta la finestra di presentazione dovranno inoltrarla all’indirizzo PEC [email protected], il modulo è presente fino al 31 luglio 2023 sul portale del MIMIT.