Il colpo di Stato in Niger preoccupa la comunità internazionale, ma in Europa – per molto tempo – nessuno si è accorto della diffusione dilagante del sentimento anti-francese tra gli Stati del Sahel. Come riportato dalla FAZ, a Niamey quasi tutti sono felici per il golpe e per la presa di distanze da Parigi.
“Perché a molti nigerini non piace così tanto la Francia? Che domanda. Tutti si rallegrano che la presa francese sia finita e il Niger e le sue risorse torneranno ai nigerini. Le persone di ogni estrazione sociale sono stanche della Francia da quando Emmanuel Macron, che non ha figli, criticò la fertilità delle donne del Niger, dettando cose contro la nostra cultura e le nostre tradizioni”, le parole di un noto ingegnere ai microfoni del quotidiano tedesco.
Niger, il Sahel e il sentimento anti-francese
Non è un caso che subito dopo l’arresto del presidente Mohamed Bazoum, eletto nel 2021, migliaia di nigerini hanno preso d’assalto l’ambasciata francese e hanno issato la bandiera russa sull’edificio, consapevoli che un’azione del genere avrebbe attirato immediatamente l’attenzione della comunità mondiale. Negli ultimi giorni la tensione tra Niger e Parigi è cresciuta esponenzialmente: i militari hanno accusato la Francia di un’intrusione nello spazio aereo del Paese con un velivolo militare dell’aeronautica. E ancora, le forze transalpine sono state accusate di aver firmato un’operazione clandestina per liberare “16 leader terroristi” arrestati dai militari di Niamey nei mesi scorsi. Ma in generale si tratta di un sentimento anti-francese sempre più diffuso nel Sahel, con il Paese europeo accusato di aver sfruttato l’area per i suoi interessi economici. La ribellione contro gli imperialisti trova sempre più consenso e c’è il rischio di una escalation a stretto giro di posta.