Franco Battaglia, noto chimico e fisico che da sempre rifiuta l’idea che esista un’emergenza climatica, ha recentemente pubblicato un intervento sulle pagine del quotidiano la Verità, attaccando apertamente il geologo Mario Tozzi. Quest’ultimo, infatti, nel corso della trasmissione Agorà ha detto che “sul clima il dibattito è chiuso, gli scienziati lo hanno chiuso. Non c’è nessun’altra possibilità che questo cambiamento dipenda dagli uomini”.
Dichiarazioni che, secondo Franco Battaglia, sono piuttosto forti, specialmente da colui che, 15 anni fa, “si faceva riprendere mentre navigava in gondola con nello sfondo il Duomo di Milano”, sostenendo che senza interventi contro le emissioni, i mari sarebbero arrivati fino al capoluogo lombardo. “Naturalmente”, spiega il chimico su La Verità, “negli ultimi 20 anni l’uso dei combustibili fossili è aumentato del 50% e Milano è ancora là”. Secondo Franco Battaglia, infatti, il dibattito sul clima “è uno dei più complessi”, ben lontano dall’essere chiuso dalla comunità scientifica, sottolineando che “la climatologia è una scienza ancora alla sua infanzia“.
Franco Battaglia: “Le temperature in passato sono state anche più alte”
Nel complesso, secondo Franco Battaglia, prima di chiudere il dibattito sul clima sarebbe, quanto meno, necessario trovare la risposta ad almeno 10 quesiti di centrale importanza. Citando, per esempio, i dati di Noaa, il chimico non si spiega perché “durante ciascuno dei quattro periodi interglaciali precedenti il pianeta raggiunse temperature più elevate del presente periodo interglaciale”.
O ancora, di chiede Franco Battaglia citando l’Ipcc, “come mai il pianeta raggiunse temperature più elevate durante i periodi caldi Olocenico, Romano e Medievale”, così come non è chiaro cosa abbia guidato il cambiamento climatico tra il 1690 e il 1890 se, come ritiene sempre l’Ipcc, “l’attuale riscaldamento cominciava al minimo della Piccola era glaciale”. Rimane, inoltre, un mistero come mai nel pieno del primo del boom industriale, tra il 1940 e il 1980, “il pianeta rinfrescava“. Passando oltre, Franco Battaglia ci terrebbe anche a chiarire quale sia, davanti a colossi della portata di Cina e India, che hanno aumento le emissioni del 350% dal 1990, l’effetto “sul clima dell’azzeramento solo europeo o italiano” e come si farebbe, abbandonando carbone e gas naturale, a soddisfare “la domanda elettrica [italiana] tra le 5 della sera e le 9 del mattino”.