Una nave mercantile turca, Sükrü Okan, è stata sequestrata da soldati russi in acque internazionali nei pressi di Istanbul. Pesantemente armati, i soldati russi si sono calati dagli elicotteri sul ponte della nave nel Mar Nero per setacciare gli alloggi dell’equipaggio. L’operazione non solo è stata ripresa, ma i media statali russi hanno condiviso il video. Un avvertimento ad Ankara, un attacco di «pirateria» secondo l’esperto di sicurezza turco Yörük Isik. A Die Presse ha spiegato che la marina russa, non essendo in grado di effettuare un blocco navale efficace delle coste ucraine, «sta perseguitando singole navi. Sono caduti così in basso che l’unica cosa che gli rimane è la pirateria, è triste». Il Mar Nero è diventato più pericoloso da quando l’accordo sul grano è scaduto a luglio.
La Russia ora considera tutte le navi dirette in Ucraina come potenziali fornitori di armi e quindi come obiettivi militari legittimi. In realtà, l’obiettivo è impedire le esportazioni di grano dell’Ucraina. Ma per la Turchia questa operazione è uno smacco, visto che l’anno scorso il presidente Recep Tayyip Erdogan si era lasciato celebrare come l’artefice dell’accordo sul grano, che ha consentito l’esportazione di 33 milioni di tonnellate di grano ucraino ed è stato visto come un passo avanti verso la distensione della guerra in Ucraina. Quel successo rafforzò il ruolo di Erdogan come mediatore e unico presidente di uno Stato della Nato in grado di parlare con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Ora tace sull’abbordaggio del mercantile.
“ERDOGAN SI È RESO IMPOPOLARE CON PUTIN…”
Da quando è scaduto l’accordo sul grano, Erdogan accusa Europa e Usa di aver portato la Russia ad abbandonare l’accordo e sostiene le condizioni russe per rilanciarlo. Secondo il presidente della Turchia, l’Occidente non ha rispettato i suoi impegni nei confronti della Russia, che vuole agevolazioni per le esportazioni russe di grano e fertilizzanti, finora ostacolate dalle sanzioni. Il problema per Erdogan è che ora si è reso impopolare con Putin in virtù dei suoi recenti sforzi per migliorare le relazioni con l’Occidente. Il caso del mercantile, dunque, lo dimostra. Inoltre, Erdogan ha annunciato da maggio una visita di Putin in Turchia, ma il Cremlino sta esitando sulla data. Invece, il presidente turco auspica un incontro entro fine mese. Di sicuro, il silenzio sull’operazione militare russe al largo delle coste turche è indicativo in tal senso.
Le critiche dell’opposizione al silenzio hanno costretto l’ufficio informazioni di Ankara a rilasciare una dichiarazione, che però è stata “debole”. «Se i soldati di un altro Paese fossero saliti a bordo della Sükrü Okan, si sarebbe scatenato l’inferno ad Ankara», ha commentato il politico dell’opposizione ed ex diplomatico Namik Tan in un’intervista alla piattaforma di notizie T24. Pertanto, la moderazione di Erdogan dimostra per Yörük Isik che il suo governo vuole ancora rilanciare l’accordo sul grano e quindi non vuole una disputa aperta con la Russia. «Contano ancora di poter riportare i russi all’accordo sul grano con un’iniziativa dell’ultimo secondo». Non si tratta di un’ipotesi remota per Isik, in quanto la Russia è isolata e dipende da nuovi accordi. Ma finora Mosca non ha risposto alle proposte di Erdogan.