Il governo ha deciso di sbloccare i crediti incagliati in capo agli enti locali e ha quindi riaperto la partita di acquisti: dopo la Puglia infatti, anche la Basilicata ha deciso di ricominciare la partita di acquisti attraverso l’approvazione di una legge regionale che consente di chiedere prima al Ministero dell’economia ulteriori delucidazioni sugli acquisti. L’introduzione del doppio passaggio consente di evitare la violazione del divieto di acquisto dei crediti da parte degli enti locali stabilito dalla legge blocca cessioni di febbraio 2023 (legge n. 38/2023 che ha convertito il dl del 16 febbraio il n. 11/2023).
Cessione del credito ed enti locali: la legge varata dalla Regione Basilicata
Il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, ha spiegato in una nota che la legge appena varata dalla regione Basilicata rispetta la Costituzione dato che il Ministero dell’Economia non ha sollevato nessun profilo di incostituzionalità e quindi, a questo punto, bisognerebbe “attivare una convenzione con l’Agenzia delle Entrate e in tal senso ci metteremo subito al lavoro. La lettera del Mef supera i principali ostacoli che tutti noi avevamo immaginato. Adesso dobbiamo solo correre”.
Correre sì, perché proprio la Basilicata ha macinato con il sono Superbonus 110%, circa un miliardo di euro e adesso andrebbero sbloccati 200 milioni, con un po’ di impegno si potrebbe ipotizzare di sbloccare con una prima tranche almeno 50 milioni se venisse sbloccata la Ater (ente pubblico non economico per le case popolari).
Cessione del credito ed enti locali: le società che potrebbero cominciare a fare acquisti
Le società che potrebbero immergersi nella partita dell’acquisto dei crediti sono quelle partecipate in capo alla Regione stessa come Acquedotto lucano e il Consorzio di bonifica per l’anno 2023-2024 di una parte dei crediti incagliati che potranno essere portati in compensazione.
Il Mef inoltre, nel comunicare alla Regione Basilicata, suggerisce anche di stipulare una convenzione tra la regione e l’agenzia delle entrate per perfezionare gli aspetti applicativi e di comunicazione verso la piattaforma telematica della cessione dei crediti.
La Basilicata rappresenta uno dei migliori esempi che è stato immediatamente preso a modello dalla Regione Puglia, dove adesso si sta discutendo dell’approvazione di una legge del tutto simile.