PRIMARIE GOP, DIBATTITO CANDIDATI REPUBBLICANI “SURREALE” SENZA L’EX PRESIDENTE TRUMP
È stato un dibattito strano quello andato in scena nella serata americana, il primo dei candidati repubblicani alle Primarie GOP verso le Elezioni Presidenziali del novembre 2024: mancava infatti Donald Trump, l’attuale favorito n.1 dai sondaggi – con notevole distacco su tutti gli altri – che è alle prese con le gravose “grane” giudiziarie alla vigilia di un possibile nuovo arresto.
Erano dunque 8 i candidati presenti al dibattito organizzato dalla Fox News: Ron DeSantis, Nikki Haley, Mike Pence, Vivek Ramaswamy, Tim Scott, Doug Burgum, Asa Hutchinson, Chris Christie. C’erano tutti ma mancava l’elemento che potrà scompaginare la corsa alla Casa Bianca: Donald Trump, contemporaneamente al dibattito del Partito Repubblicano in tv, ha organizzato 45 minuti di intervista su Twitter-X dove tra i vari temi è tornato ad attaccare Joe Biden, definendolo «corrotto e incompetente come Presidente» e ribadendo le tesi sulle scorse Elezioni truccate. Non solo, ha anche ripromesso che chiuderà la frontiera col Messico per impedire l’immigrazione clandestina, chiosando con l’attacco al finanziere amico dei vip dem Usa Jeffrey Epstein e le sue presunte relazioni d’affari col dittatore nordcoreano, Kim Jong Un.
COME È ANDATO IL PRIMO DIBATTITO VERSO LE PRIMARIE REPUBBLICANE
Ma tornando al dibattito il “risultato” secondo gli analisi Usa dopo il primo dibattito fra i candidati repubblicani sembra sorridere maggiormente ai due navigati rappresentanti del GOP: Nikki Haley, ex ambasciatrice americana all’ONU ed ex governatrice del South Carolina, e Mike Pence – ex vicepresidente di Trump – hanno ben figurato rispondendo su diversi punti e attaccando gli avversari, a cominciare dal controverso “millenial” di origine indiana Ramaswamy. «Non è tempo di esordienti e di apprendistato», attacca Biden dopo che il giovane candidato aveva criticato il finanziamento Usa all’Ucraina in guerra, «Non ne posso più di questo tizio che sembra ChatGtp», ha aggiunto l’ex governatore del New Jersey Chris Christie.
Haley ha sottolineato l’importanza del cambiamento climatico e del fatto che il vero problema mondiale sono la Cina e l’India e che dunque le politiche “green” devono tenere conto che l’Occidente non inquina e non rovina il creato come le due superpotenze senza scrupoli sulle regole. L’unica candidata donna ha poi chiesto di non demonizzare la battaglia sull’aborto, spiegando che «Se vuoi che di una cosa si parli chiedi a un uomo, sei vuoi che una cosa sia fatta chiedi a una donna». Per niente d’accordo il governatore della Florida DeSantis che invece ha rivendicato il forte impegno pro-life: «se sarò eletto sarò un presidente per la vita. Il Paese è in declino per colpa di Biden». Tutti i candidati GOP si sono poi schierati con Mike Pence sul suo non aver assegnato la vittoria a Trump nella complicata fase transitoria dopo le elezioni 2020, «Ha fatto il suo dovere» hanno detto in corso gli 8 candidati evidentemente tutti anti-Trump. Più in chiaroscuro gli altri repubblicani, a cominciare da Tim Scott, unico senatore afroamericano, senza “scivolate” ma anche senza punti degni di nota; male Doug Burgum, molto attivo l’ex governatore moderato dell’Arkansas Asa Hutchinson che con Christie ha più volte attaccato l’ex Presidente repubblicano.