IL MESSAGGIO DELLA MADONNA DI MEDJUGORJE: TEMPO DI GRAZIA E INVITO ALLA PREGHIERA
E’ arrivato il 25 del mese e per milioni di pellegrini e fedeli legati alla affascinante tradizione di Medjugorje, è arrivato il momento di “scoprire” e riflettere sul messaggio della Madonna in apparizione alla veggente Marija Pavlovic Lunetti. “Cari figli! In questo tempo di grazia vi invito alla preghiera col cuore. I vostri cuori, figlioli, siano rivolti nella preghiera verso il cielo, affinché il vostro cuore senta il Dio d’amore che vi guarisce ed ama con amore immenso. Sono con voi per guidarvi sulla via della conversione del cuore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”. Queste le parole rivolte alla parrocchia di Medjugorje ed a tutti i fedeli del mondo, che attendevano trepidanti il messaggio di oggi, venerdì 25 agosto. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
ATTESO OGGI IL MESSAGGIO DELLA MADONNA DI MEDJUGORJE
Come ogni 25 del mese si attende oggi per milioni di pellegrini e fedeli legati alla misteriosa “tradizione” di Medjugorje, il messaggio della Madonna in apparizione alla veggente Marija Pavlovic Lunetti: atteso come sempre attorno alle ore 20 questa sera – 25 agosto 2023 – con la traduzione in bosniaco, italiano e inglese, il messaggio della Madonna di Medjugorje accompagnerà i fedeli tanto sui luoghi delle Apparizioni quanto nel resto del mondo.
«Cari figli! In questo tempo di grazia, in cui l’Altissimo mi ha inviato a voi per amarvi e guidarvi sulla via della conversione, offrite le vostre preghiere e i vostri sacrifici per tutti coloro che sono lontani e non hanno conosciuto l’amore di Dio. Voi, figlioli, siate testimoni d’amore e di pace per tutti i cuori inquieti. Grazie per aver risposto alla mia chiamata»: così recitava il messaggio diffuso lo scorso 25 luglio dalla veggente dopo l’incontro in “estasi” con la Madre di Dio, fenomeno che prosegue da oltre 40 anni con parallelamente l’attenta valutazione della Chiesa Cattolica. L’invito alla conversione, al guardare a Cristo, sono i tratti tipici della “Gospa” nei messaggi in arrivo da Medjugorje: «La fede è avere la certezza che il Signore Gesù mi salva sempre perché mi vuol bene. La fede è avere la certezza che Gesù mai mi abbandona. La fede è avere la certezza che il Signore vede la mia vita in prospettiva», così sottolineava l’arcivescovo Aldo Cavalli, visitatore apostolico a carattere speciale nominato dal Vaticano, nella messa commemorativa per il suo predecessore l’arcivescovo Hoser.
IL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO AI GIOVANI DI MEDJUGORJE
«Coloro che sono defunti sono santi, perché uniti al Santo, Gesù, il vero e unico santo. Nella celebrazione della santa Messa, diventiamo santi unendoci a Gesù, il vero e unico santo», recita ancora l’omelia del visitatore di Papa Francesco presso Medjugorje durante la Santa Messa di due giorni fa. In attesa sempre del messaggio della Madonna nell’apparizione alla veggente Marija, risuonano ancora nei fedeli e pellegrini in visita alla parrocchia di San Giacomo a Medjugorje le parole del Santo Padre nel suo ultimo messaggio ai giovani cattolici del Festival Mladifest.
«Mi rivolgo con gioia a voi che state partecipando al Festival dei Giovani a Medjugorje, un’occasione per celebrare e rinnovare la vostra fede», così Papa Francesco scriveva nel messaggio inviato lo scorso 27 luglio per il 34esimo Festival Internazionale dei Giovani a Medjugorje (Mladifest). Tramite l’arcivescovo Cavalli, la Chiesa manifesta la sua vicinanza ai luoghi speciali di Medjugorje dove ogni mese prosegue l’iniziativa misteriosa della Madonna con le apparizioni e i messaggi carichi di inviti alla preghiera e alla pace: «vi accompagni Maria Santissima e vi insegni a discernere e accogliere la volontà del Padre celeste nella vostra vita. Con la giovinezza, imprimete al tempo presente il segno della speranza e dell’entusiasmo. Siate missionari entusiasti della nuova evangelizzazione!», culminava Papa Francesco nel messaggio ai giovani i Medjugorje.
LA PREGHIERA DEI GIOVANI DI MEDJUGORJE PER LA PACE
In attesa del messaggio in arrivo questa sera dalla Madonna alla veggente Marija di Medjugorje – e in realtà a tutta l’umanità – resta ancora vivida nel tempo la straordinaria preghiera per la pace che solo pochi giorni fa migliaia di giovani hanno riversato da Medjugorje, a pochi giorni dalla GMG di Lisbona. Nel mondo esistono ancora testimoni di fede e di speranza perché una situazione internazionale così complicata possa risolversi verso il bene comune.
Da quei primi 6 giovani “investiti” dall’eccezionalità misteriosa delle apparizioni della “Gospa” (Madonna in lingua croata) ai migliaia che ogni anno si danno appuntamento al Mladifest di Medjugorje: come ha raccontato uno dei tantissimi italiani giunti in Bosnia per la festa dei giovani a fine luglio a “Libero Quotidiano”, «Sono tre le cose che più mi hanno impressionato in questa settimana: la profonda spiritualità, l’età media dei partecipanti e le testimonianze». La maggior parte dei ragazzi non avevano neppure vent’anni e c’era un’atmosfera incredibile, conclude: «Per confessarsi bisognava fare ore di coda e i quasi seicento sacerdoti erano impegnati ad amministrare questo sacramento anche fino alle due di notte. Tante e toccanti le testimonianze di conversione alla Fede. Sconvolgente quello che accadeva poi la notte. Durante l’adorazione si levavano tra la gente urla di persone probabilmente possedute dal demonio. Solo l’intervento degli esorcisti riusciva a calmare la situazione. Il mondo moderno ignora il Male, fa finta che il Diavolo non esista ma, come hanno spiegato qui a Medjugorje diversi sacerdoti, dove è forte la Madonna è forte anche Satana».
L’IMPORTANZA DI FRA MILJENKO PER L’INDAGINE SU MEDJUGORJE
Lo scorso 20 agosto il dott. fra Miljenko Šteko, guardiano dell’Istituto Internazionale Antonianum di Roma, è stato insignito del Premio Internazionale per la Pace “Papa Paolo VI” con la consegna nel Santuario della Regina della Pace sul Monte Scalambra in Italia. Ex parroco di Medjugorje, tra i motivi centrali di questo premio vi è proprio la promozione e la gestione del “fenomeno misterioso” delle apparizioni della Madonna, della diffusione del messaggio di Medjugorje e la cura pastorale dei milioni di fedeli e pellegrini che ogni anno si recano nella parrocchia di San Giacomo (e sulla Collina delle Apparizioni).
Fra Miljenko – si legge nelle motivazioni del Premio religioso – «Durante il suo servizio, fra Miljenko è stato Presidente dell’UFME – Unione dei Frati Minori d’Europa con sede a Bruxelles – per due mandati (fino a marzo 2023), e Provinciale della Provincia francescana dell’Assunzione della Beata Vergine Maria di Mostar, per due mandati (fino a maggio 2022), e soprattutto per i suoi molti anni di attività e responsabilità in relazione alla parrocchia e al fenomeno di Medjugorje, è stato scelto come primo vincitore di quest’anno». Il sacerdote francescano ha partecipato alla commissione internazionale per l’indagine sul fenomeno di Medjugorje, presieduta dal Cardinale Camillo Ruini, ha accolto e collaborato con l’inviato speciale della Santa Sede per la parrocchia di Medjugorje, mons. Henryk Hoser, poi nominato Visitatore Apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje; con la scomparsa del prelato, fra Miljenko ha poi accolto il nuovo visitatore della Chiesa, il vescovo Aldo Cavalli, inviato dal Vaticano per aiutare la città di Medjugorje nella cura pastorale e liturgica dei tanti pellegrini della Madonna di Medjugorje. Come indicato ancora dal Premio Paolo VI, «nelle posizioni che ha ricoperto, le azioni e le opere di padre Miljenko hanno contribuito alla pace e alla riconciliazione generale».