LA PROTEZIONE DEGLI ANGELI CUSTODI: COME AVVIENE? PARLA LA STORICA BERNET
Gli angeli esistono, intervengono nella realtà di tutti i giorni e proteggono tutti, anche chi non è cristiano: lo spiega in una intervista al quotidiano cattolica “La Croix” la storica, saggista e giornalista francese Anne Bernet, autrice de “L’Inchiesta sugli angeli” dopo una lungo percorso di studi, ricerche e interviste. «Abbiamo tutti un angelo custode», racconta, «e non è necessario essere cristiani»: secondo l’autrice, ogni essere umano nasce con un angelo che ha il compito di vegliare su di lui «affinché possa sfuggire al male ed entrare un giorno nel Regno di Dio. Veglia sulla nostra crescita spirituale, ma a volte ci protegge anche da incidenti concreti».
Come riportano le storie ufficiali sulla vita di San Camillo de Lellis, o di Padre Pio, Don Bosco, Santa Francesca Romana, come tanti altri confermano di aver percepito la presenza degli angeli: «Ma, per lo più, dobbiamo credere, senza saperlo, che il nostro angelo custode è lì. Questo non ci impedisce di mantenere un rapporto di rispetto e di affetto. E, se torniamo a lui, scopriremo spesso che il suo aiuto è indiscutibile e che è sempre presente al momento giusto». Sebbene siano diventati spesso materiale da “teorie New Age” o sensazionalismi, il tema degli angeli è tutt’altro che marginale e secondo Bernet la Chiesa dovrebbe riproporre anche oggi una visione teologicamente corretta degli angeli.
L’INCHIESTA SUGLI ANGELI: “ESISTONO E INTERVENGONO NELLA VITA”
Credere negli angeli significa credere che vi sia un collegamento tra l’umano e il divino: scrive la storica, «senza di loro ci sarebbe un divario tra il materiale, che caratterizza l’umano, e lo spirituale, che è di Dio. Questo spingerebbe un cuneo tra il materiale e lo spirituale. Si creerebbe un cuneo tra il divino e l’umano. Cristo è vero Dio e vero uomo, ma è una delle tre persone divine. D’altra parte, anche se la Trinità è autosufficiente, ha il desiderio di creare e di comunicarsi, e solo gli angeli sono in grado di rispondere pienamente all’amore di Dio attraverso la loro costante lode».
Secondo la Chiesa gli angeli intervengono eccome nelle nostre vite, sebbene con discrezione e “suggerimenti”: «È una vera consolazione pensare che sono al nostro fianco in un mondo che genera tanta sofferenza e solitudine», commenta l’esperta francese. Angeli buoni e custodi ma anche angeli “maligni”, come lo stesso Satana: «Dio ha dato loro la stessa libertà di scelta degli esseri umani: la possibilità di preferire qualcosa di diverso da sé. Alcuni angeli hanno preferito se stessi a Dio. Hanno cercato in se stessi la felicità e la libertà che in realtà non potevano trovare. Non potendo più comunicare con l’amore divino, si sono ritrovati pieni di un odio pari all’amore che li riempiva prima». L’angelo demoniaco cerca di seminare il male separando la creatura dal suo creatore per impedire agli esseri umani di raggiungere una felicità di cui loro si sono privati, conclude Bernet: «Ciò che apre la porta al diavolo è il peccato grave, o una certa imprudenza che consiste, ad esempio, nell’invocare spiriti che crediamo benigni, ma che non lo sono e possono farvi cadere sotto la loro influenza».