IL TITOLO DEL MEETING DI RIMINI 2024: LA FRASE DI CORMAC MCCARTHY
Il titolo del Meeting di Rimini 2024 sarà “Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?“. L’edizione numero 45 del Meeting per l’amicizia fra i popoli, che si terrà alla Fiera di Rimini dal 20 al 25 agosto 2024, avrà appunto come titolo la frase tratta dal romanzo “Il passeggero” del romanziere statunitense Cormac McCarthy, recentemente scomparso. Il titolo è tratto dal romanzo meno accessibile dello scrittore. La trama non è centrale né definita del tutto, ma trovano spazio dialoghi intellettuali e riflessioni sulla realtà ultima delle cose e dell’esistenza, molti dei quali hanno riferimenti alla fisica delle particelle, che è uno degli argomenti scientifici più ostici. A quasi 90 anni McCarthy ha scritto, dunque, un libro difficile, in grado di disorientare il lettore.
Sulla ricerca dell’essenziale si è spesso soffermato Papa Francesco, grande osservatore della cultura in cui siamo immersi. Ma quello del Santo Padre è uno sguardo che discerne, perché bisogna far germogliare il bene dove sembrano trionfare le tenebre, anziché limitarsi ad accusare la realtà dicendo che il mondo è cattivo e regna il peccato. La ricerca dell’essenziale vuol dire avere uno sguardo positivo, che non solo sa distinguere il bene, ma vuole cercarlo ostinatamente. Ritornare all’essenziale vuol dire, secondo Bergoglio, spogliarsi di ciò che ci appesantisce «per riconciliarci con Dio, per ravvivare il fuoco dello Spirito Santo che abita nascosto tra le ceneri della nostra fragile umanità». Dunque, ritornare all’essenziale ci porta direttamente a Dio, perché «l’essenziale è il Signore».
MEETING RIMINI: I NUMERI DELL’ULTIMA EDIZIONE
Durante il Meeting di Rimini 2023 sono stati affrontati temi decisivi che riguardano l’educazione delle giovani generazioni, dialogo interreligioso, transizione ecologica, digitalizzazione e l’intelligenza artificiale, sviluppo economico sostenibile e fondamenti culturali della democrazia. Sono state tante le testimonianze di persone che hanno creato luoghi di speranza in situazioni di guerra, povertà e disagio sociale. «È proprio una promessa che tante mostre, convegni e spettacoli abbiano visto i giovani come protagonisti», ha dichiarato Bernhard Scholz, presidente del Meeting.
La 44ma edizione del Meeting ha registrato un afflusso di pubblico che ha superato pure l’affluenza registrata pre-Covid. Grazie anche all’ampliamento delle superfici, portato da 105 a 120mila metri quadrati, ai cento convegni con circa 400 relatori italiani e internazionali, alle 15 mostre e 17 spettacoli, al Villaggio ragazzi con centinaia di eventi e l’area sportiva, si è arrivati a oltre 800mila prenotazioni. Importante l’apporto dei 3mila volontari, più della metà con età inferiore ai 30 anni, e la collaborazione di 140 aziende partner e istituzioni.
MEETING RIMINI: IL BILANCIO DI SCHOLZ
L’edizione di quest’anno del Meeting di Rimini si è conclusa con la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che si è soffermato sulla ragione fondativa dell’evento, sul nome “Meeting per l’amicizia fra i popoli” e sul titolo “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile“. «Ce n’è bisogno. Fate che speranza e amicizia corrano anche sulle vostre gambe e si diffondano attraverso le vostre voci», ha dichiarato il Capo dello Stato. A tracciare un bilancio è Bernhard Scholz, presidente del Meeting: «La visita del Presidente Mattarella che si è appena conclusa con un grande applauso pieno di gratitudine, il bellissimo messaggio del Santo Padre all’inizio del Meeting, e il prezioso incontro con il presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi sono per noi un grande onore e un forte incoraggiamento al nostro impegno per il dialogo, nella costruzione di amicizie fra le persone e fra le culture e nella ricerca di vie per la pace». Scholz è grato che il Meeting di Rimini 2023 sia stata anche l’occasione per dialogare «sulle tante sfide che siamo chiamati ad affrontare nella prospettiva di quella “amicizia inesauribile” che il Papa ha definito “un tema audace” perché va nettamente controtendenza, in un tempo segnato da individualismo e indifferenza, che generano solitudine e tante forme di scarto».