La Grecia in queste giornate è sconvolta e piegata a causa dei numerosi incendi che hanno bruciato, in sei giorni, oltre 73mila ettari di terreni. Una vera e propria crisi, alla quale si aggiunge anche la complicata situazione al confine con la Turchia che ogni giorno porta centinaia di migranti sul territorio greco, prima tappa per raggiungere l’Europa. La crisi nella crisi è che ad essere colpita maggiormente dagli incendi è l’area attorno ad Alessandropoli, vicino al confine nord-orientale con la Turchia. Così, l’estrema destra in Grecia ha trovato il capro espiatorio perfetto contro gli incendi: i migranti, che per ragioni mai ben definite avrebbero interesse ad appiccare i roghi, agitando le autorità greche.
Grecia: parte la caccia ai migranti da parte dei cittadini
Il collegamento tra gli incendi in Grecia e i migranti sarebbe stata una notizia diffusa nelle scorse ore del ritrovamento di 19 cadaveri bruciati, probabilmente appartenenti a richiedenti asilo. Secondo l’estrema destra, inoltre, non può essere un caso che i roghi si verifichino proprio lungo la rotta degli esuli. Insomma, in poche ore tutto il mondo dell’estrema destra greca si è sentito toccato nel vivo, decidendo di agire autonomamente per cercare di arginare il più possibile entrambe le minacce, andando a colpire i presunti incendiari.
Emblematico della situazione in Grecia un video diventato virale in cui un uomo mostra di aver chiuso 25 migranti nel rimorchio del suo camion, chiamandoli “merce” ed incitando i suoi follower di “andarli a prendere tutti“. Immediato l’intervento del ministro per la protezione dei Cittadini, Oikonomou, che ha fatto partire le indagini ed arrestato l’uomo, oltre ai suoi complici, invitando le persone a non farsi giustizia da sole per nessun motivo, soprattutto con il movente dell’odio razziale. A poco è servito, però, perché nel frattempo si sono moltiplicati i gruppi di cittadini che hanno preso a pattugliare il confine tra Grecia e Turchia, cercando di stanare i migranti per consegnarli alle autorità, nel migliore dei casi, o giustiziarli.