Nicola Pasquarelli, 80 anni, è la vittima del brutale omicidio avvenuto a Sassari e scoperto poche ore fa con il ritrovamento del cadavere in zona Piandanna. Secondo quanto riportato dall’Ansa, l’anziano sarebbe stato ucciso a bastonate e il cadavere, bruciato per cancellare ogni traccia del killer, sarebbe stato rinvenuto ad almeno due settimane dal delitto. Atteso nelle prossime ore l’interrogatorio di garanzia per il 48enne sospettato, Antonio Luigi Fiori, fermato dalla polizia nella notte tra il 26 e il 27 agosto scorsi e attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario, occultamento di cadavere e furto.
Stando a quanto ricostruito dalla stampa locale, la segnalazione che ha portato al ritrovamento del corpo dell’anziano ucciso a bastonate a Sassari sarebbe stata fatta da una donna. In stato confusionale, quest’ultima avrebbe allertato le forze dell’0rdine sulla presenza del corpo nei pressi di un campo. Le indagini avrebbero portato al riconoscimento della vittima, la cui identificazione sarebbe apparsa immediatamente complessa per lo stato dei resti, sottoposti all’azione del fuoco. Una prima ricostruzione riporta che l’indagato potrebbe aver agito per un movente legato alla gelosia.
Omicidio a Sassari: la ricostruzione delle ultime ore di Nicola Pasquarelli, anziano ucciso a bastonate e dato alle fiamme
Dall’attività di indagine sull’omicidio di Nicola Pasquarelli sarebbe emersa l’ipotesi di un delitto avvenuto al culmine di una lite risalente a circa due settimane fa. La vittima sarebbe stata colpita alla nuca e, orma priva di vita, sarebbe stata data alle fiamme a Piandanna, zona di Sassari in cui poi è stata ritrovata. L’incendio sarebbe stato appiccato con della benzina e successivamente, ricostruisce Ansa, il 48enne indagato si sarebbe recato a casa dell’anziano per sottrarre denaro e bancomat.
Fiori avrebbe respinto immediatamente ogni accusa e si attende per oggi la decisione sulla data dell’interrogatorio di convalida del fermo. A suo carico le accuse di omicidio volontario, occultamento di cadavere e furto. L’uomo avrebbe risposto alle prime domande degli inquirenti, fermato sabato scorso dalla Squadra mobile e assistito dagli avvocati Elisabetta Udassi e Roberto Disi. Atteso nelle prossime ore anche l’affidamento dell’incarico per l’autopsia, esame che potrebbe essere complicato proprio dagli esiti delle fiamme. Al momento, la pista privilegiata sarebbe quella di un delitto avvenuto dopo una lite scoppiata per gelosia tra il 48enne e l’anziano: motivo di discussione, avrebbero ipotizzato gli investigatori, il presunto rapporto tra la vittima e una donna, forse la stessa che ha poi lanciato l’allarme indicando ai poliziotti il luogo in cui si trovava il corpo.