Sarebbero 15 gli indagati per lo stupro di due bambine di 10 e 12 anni a Caivano. Tra gli accusati c’è solo un maggiorenne, un 19enne, già in carcere per altri capi di imputazione: tra questi anche un 16enne che sarebbe il fidanzatino di una delle due ragazzine e avrebbe convinto le due piccole a sottoporsi agli abusi, avvenuti nell’ex palestra del paese. Le due ragazzine sarebbero state abusate ripetutamente nell’ex centro sportivo Delphinia, dopo essere state adescate sotto casa: il luogo si trova vicino ad una grande piazza di spaccio, una delle più importanti d’Europa.
Dopo la scoperta degli abusi, denunciati dal fratello di una delle due piccole, le cuginette sarebbero state portate via da casa. Le famiglie di origine, infatti, non avrebbero adeguatamente tutelato le bambine: inoltre c’è il rischio di ritorsioni da parte delle famiglie degli stupratori. Nel branco ci sarebbero infatti i “rampolli” dello spaccio del “Bronx”, il Parco Verde di Caivano. Gli inquirenti hanno sequestrato i cellulari degli indagati alla ricerca di ulteriori prove.
Parla l’avvocato
Antonella Esposito, avvocato della famiglia di una delle due vittime, ha spiegato a Morning News: “Le bambine sono chiaramente in sofferenza perché sono state strappate dalla propria famiglia. Il provvedimento si è reso necessario per tutelarle dal rione. Anche le mamme delle bambine sono in sofferenza per il doppio trauma: la conoscenza degli abusi sulle figlie e l’allontanamento. Al momento non c’è un procedimento per la limitazione della responsabilità genitoriale: chiederemo che la famiglia sia messa in protezione per tutelare il loro rapporto con le figlie”.