Proteste a Napoli, Catanzaro e Cosenza contro l’abolizione del reddito di cittadinanza, ma il governo tira dritto. “Le persone che protestano pensano che avranno un disagio permanente dalla perdita del Reddito di cittadinanza, ma noi stiamo lavorando per una prospettiva diversa, basata sull’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Del resto, abbiamo abbondanza di dati sul fatto che le aziende ricercano in maniera crescente lavoratori, ma non riescono a trovarli”, le parole del sottosegretario Claudio Durigon al Corriere della Sera.
Secondo l’esponente della Lega, è in corso una strumentalizzazione quando si dice che l’esecutivo non vuole dare una risposta ai poveri. La realtà è un’altra secondo Durigon: “Abbiamo confermato il sussidio, che ora si chiama Assegno per l’inclusione, per le famiglie in stato di bisogno con minori o disabili o over 60 mentre pensiamo che gli altri si debbano mettere in gioco”.
Il punto di Durigon
Con l’addio al reddito di cittadinanza, le persone saranno stimolate a iscriversi subito alla piattaforma che sarà messa a disposizione dal primo settembre, con corsi di formazione e offerte di lavoro. “Anpal servizi ha fatto un ottimo lavoro. Non vedrete l’app dei miracoli promessa inutilmente dai 5 Stelle, ma una piattaforma integrata anche con i servizi dei Comuni e con le agenzie private di lavoro, che potrà velocemente fornire le risposte attese”, l’analisi di Durigon. Il sottosegretario al Lavoro ha poi commentato così le possibili differenze tra regioni del Nord e del Sud: “Dovremo intensificare gli sforzi nelle regioni dove sono concentrati i nuclei che perderanno il Reddito, ma sono fiducioso per due motivi: i centri per l’impiego dovranno occuparsi solo di questi e non, come all’inizio del Reddito, di tutti i percettori del sussidio; tante aziende cercano lavoratori”.