Il Lecco resta ufficialmente in Serie B: la compagine lombarda potrà infatti prendere parte al campionato della cadetta 2023-2024, già ufficialmente iniziato, dopo che il Consiglio di Stato tenutosi in quel di Roma ha emesso la sentenza in merito alle decisioni sul futuro appunto dei lecchesi, ma anche di Perugia, Foggia, Reggina, Brescia e Casertana. Nel dettaglio i giudici hanno respinto il ricorso dei perugini di conseguenza il Lecco ne ha giovato, rimanendo appunto in B anche per il campionato 2023-2024.
“Il Consiglio di Stato – si legge su parte della sentenza – in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sull’appello, come in epigrafe proposto, lo respinge e, per l’effetto, conferma la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, n. 13162/2023”. Alla luce di tale decisione giunta pochi minuti fa, il Perugia esordirà in Serie C venerdì 1 settembre nella sfida in trasferta contro la Lucchese. Nel pomeriggio è atteso il verdetto in merito al ricorso della Reggina contro l’esclusione della Serie B dopo la discussione di ieri. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
REGGINA E LECCO, ATTESA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO, SERIE B, CHI RESTA: BRESCIA E PERUGIA ATTENDONO…
Sono durate circa tre ore le udienze davanti al Consiglio di Stato, chiamato ad esprimersi sui ricorsi della Reggina per l’esclusione dal campionato di Serie B e del Perugia per l’ammissione del Lecco, come stabilito dal Tar del Lazio dopo i due gradi di giustizia sportiva. Il primo caso affrontato è stato quello del Lecco, a rischio per via dei ritardi inerenti alla documentazione sullo stadio, per poi procedere con il caso Reggina, alle prese con mancati pagamenti nei tempi stabiliti.
Attesa anche a Brescia, dove il club di Cellino è pronto a subentrare ai calabresi nel caso gli amaranto fossero condannati alla Serie D. Dopo il verdetto, atteso a breve, la nuova Serie B sarà finalmente pronta e completata in tutti i suoi tasselli. A Reggio Calabria, intanto, i tifosi sono in fermento. Duecento supporters si sono recati davanti al Consiglio di Stato, dove c’era anche il d.s. della Reggina Massimo Taibi.
La Reggina riparte dalla Serie D? Tifosi vicini al club
L’ex portiere della Reggina, affiancato dai tifosi, ha poi seguito da vicino l’udienza: “Ho ascoltato tutto, sono stati bravi i nostri difensori e le accuse. A dare un giudizio sbaglierei, spero possa essere valida la nostra, ma dobbiamo aspettare domani. Alla città dico che comunque vada a noi a Reggio non ci abbatteranno mai. Io sono qua come Reggina e come reggino, perché mi sento uno della città. Spero possiamo aver ragione perché noi meritiamo la B, è assurdo perderla per stupidate. Se rimarrò in caso di D? Non ho mai fatto una questione di categoria, Reggio si ama”, ha detto l’ex portiere.
Come riferisce la Gazzetta dello Sport, a favore dell’istanza reggina si è schierata anche la Regione Calabria, pronta a difendere “un club modello”, così come la Città Metropolitana e il Comune di Reggio Calabria. E’ successo lo stesso al Perugia: si sono costituiti il Comune, il centro di coordinamento dei club e due tifosi avvocati.