E’ decisamente meritevole d’attenzione lo studio pubblicato su Lancet, la più prestigiosa rivista scientifica al mondo, in cui si narra di alcune cellule create in laboratorio, in grado di produrre insulina dopo essere attivate tramite musica. A metterle a punto sono stati gli scienziati guidati da Martin Fussenegger, del Dipartimento di Scienza e Ingegneria dei Biosistemi del Politecnico di Zurigo a Basilea, così come si legge su Il Fatto Quotidiano. Tali cellule potrebbero essere molto utili nella lotta al diabete, una malattia che colpisce milioni di persone in tutta Italia e che non permette all’organismo di produrre insulina nelle quantità necessarie. L’idea degli scienziati svizzeri è stata quella di produrre delle cellule attivabili tramite onde sonore e per riuscirci hanno impiegato la proteina del batterio E. coli, che risponde a degli stimoli meccanici.
Di fatto questa cellula si apre in risposta al suono, rilasciando così l’insulina all’esterno necessaria alla persona che soffre di diabete. I ricercatori, per arrivare a tale straordinario risultato, hanno prima individuato le frequenze sonore giuste e i livelli di volume che erano in grado di attivare “l’apertura”, scoprendo che servono 60 decibel e frequenze dei bassi di 50 hertz. Inoltre si è scoperto che la musica doveva essere riprodotta per almeno 3 secondi con una pausa di non più di cinque secondi.
CELLULE PRODUCONO INSULINA GRAZIE ALLA MUSICA: “DATO PARAGONABILE A…”
Si è poi scoperto che il genere musicale preferito dalle cellule fosse il rock e precisamente la leggendaria canzone dei Queen, “We Will Rock You”, seguita poi dalla colonna sonora dei film degli Avengers. Debole invece la risposta all’insulina della musica classica e della chitarra acustica.
“We Will Rock You” ha innescato circa il 70% della risposta insulinica nel giro 5 minuti, e complessiva entro 15 minuti. “Questo dato è paragonabile alla risposta insulinica naturale indotta dal glucosio negli individui sani”, il commento di Fussenegger. “Le cellule da noi progettate rilasciano l’insulina solo quando la fonte sonora con il suono giusto viene riprodotta direttamente sulla pelle sopra l’impianto”, ha concluso il capo dei ricercatori.