DON COLUCCIA NON MOLLA: “PENSAVAMO DI FARMI FUORI MA IO TORNO IN STRADA”
«Forse pensavano di togliermi definitivamente dalla faccia di questa terra ma mi dispiace, io continuerò ancora più forte di prima, tornerò in strada»: così Don Antonio Coluccia racconta al Tg1 l’agguato subito ieri a Tor Bella Monaca a Roma durante la marcia per la legalità. In attesa di capire il 28enne di origini bielorusse cosa dirà in merito alla brutale aggressione, il sacerdote antimafia non intende fare alcun passo indietro nella sua vicinanza alla popolazione più bisognosa.
«Ci sono tanti cittadini che hanno bisogno di queste presenze nei territori», spiega ancora Don Coluccia ammettendo di aver avuto molta paura e di essere stato fortunata grazie all’intervento tempestivo della scorta, «mi sono visto questo scooterone vicino a me e quando ha accelerato ho pensato mi colpisse. Devo ringraziare l’operatore della scorta che mi ha spostato e salvato». Come già raccontava negli scorsi mesi a Tv2000, le Mafie «sono la negazione del Vangelo» e in particolare la droga è la “comunione di Satana”, qualcosa da contrastare di continuo con il coraggio non inteso come gesto “eroico” ma come “infusione” dalla fede in Cristo, l’unico a poter rispondere alle esigenze di tutti in maniera salvifica. (agg. di Niccolò Magnani)
AGGUATO A ROMA CONTRO IL SACERDOTE ANTIMAFIA DON COLUCCIA
Il prete antimafia Don Antonio Coluccia è stato vittima di un nuovo attentato. Come riferito da numerosi organi di informazione online, fra cui TgCom24.it, il parroco è stato aggredito in quel di Roma, nel quartiere Tor Bella Monaca, durante una fiaccolata per la legalità presente in via dell’Archeologia, considerata una delle piazze di spaccio di droga più grandi di tutta Italia.
L’aggressore ha provato ad investire con uno scooter l’uomo di chiesa, dopo di che è stato fermato da uno degli agenti della scorta di don Coluccia, che gli ha sparato un colpo di pistola, colpendolo ad un braccio. Ferito invece un poliziotto nel tentativo di fermare l’uomo alla guida dello scooter, che in seguito è stato bloccato e portato in ospedale per le cure del caso. Dopo l’individuazione dell’aggressore si è scoperto che si tratta di tale Simone D.P. pregiudicato classe 1995, molto probabilmente infastidito dal messaggio di legalità di don Coluccia. “L’aggressione non mi fermerà – ha raccontato lo stesso prete, come si legge su TgCom24.it, parole riferite al ministro dell’interno Matteo Piantedosi e al capo della polizia Vittorio Pisani – continuerò la mia battaglia che sto portando avanti contro la criminalità che controlla le piazze di spaccio a San Basilio, Quarticciolo e Tor Bella Monca”.
DON ANTONIO COLUCCIA AGGREDITO A ROMA: IL COMMENTO DI CHIARA COLOSIMO
Così invece su X la deputata di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Antimafia Chiara Colosimo: “Fermare lo spaccio è chiudere il bancomat della criminalità organizzata. Un abbraccio a Don Coluccia per il tentativo di aggressione e un grazie immenso, insieme agli auguri di pronta guarigione, all’agente della Polizia di Stato investito e ferito. Il reparto scorte di Roma si conferma straordinario”.
Don Antonio Coluccia era stato già aggredito qualche anno fa, nel 2018, in quel di Specchia: l’auto su cui si trovava in prete antimafia era stata raggiunta da alcuni colpi di pistola e anche in quell’occasione nessuno era rimasto ferito gravemente.