PAOLA MINACCIONI SUL PALCO DI ‘070’ CON RENATO ZERO
Ci sarà anche l’attrice e conduttrice radiofonica Paola Minaccioni nel ricco cast di protagonisti e ospiti di “070”, il grande show-evento che questa sera, a due anni di distanza, Canale 5 ripropone e in cui si celebravano i primi settant’anni di Renato Zero, oltre che i cinquantacinque di carriera. Mandato in onda all’epoca in due serate, il programma è una sorta di viaggio emozionale e in musica nella vita e nella poesia dell’artista capitolino: e tra gli ospiti, oltre a tanti colleghi di ieri e oggi e a un’orchestra sinfonica con cinquanta musicisti, ci sarà spazio pure per la 51enne comica romana che per l’occasione veste i panni della disc jockey remixando per il pubblico due dei brani più famosi del grande Renato, ovvero “Il Triangolo” e “Lui chi è”.
In attesa di vedere Paola Minaccioni questa sera sul palco di Renato Zero possiamo dedicarci a cosa sta facendo l’attrice questa estate, tra nuovi progetti e i due film usciti quest’anno in cui lei recita (“Un matrimonio mostruoso” per la regia di Volfango De Biasi e “Una commedia pericolosa” di Alessandro Pondi). Insignita dell’Hotcorn Award Comedy, consegnati nella kermesse di Riccione lo scorso luglio, per via della “ecletticità della sua recitazione che l’ha fatta provare i generi più differenti, alzando costantemente il livello”, la Minaccioni aveva parlato ai microfoni di Hot Corn Italia delle varie influenze sul suo stile di recitazione ma pure dei modelli a cui è solita ispirarsi.
L”ATTRICE E’ SINGLE? MINACCIONI: “IO PORTATRICE SANA DI CORNA E…”
Parlando col magazine online di informazione su cinema e serie tv, Paola Minaccioni (ospite a Cinè, le Giornate del Cinema di Riccione) aveva ritirato il premio ammettendo di non aspettarselo: “All’inizio avevo l’entusiasmo di una ragazza, poi crescendo ho imparato a non dare nulla per scontato come anche questo premio, e così tutti i riconoscimenti diventano importanti” aveva dichiarato prima di elogiare il regista di cui ha fatto parte del cast in quattro pellicole. “Ferzan Özpetek è tra quelli che mi hanno lasciato di più: io sono una spugna e lui è quello con cui ho condiviso di più, ruoli e anche immaginario comico simile” aveva ammesso. E poi ovviamente c’è Verdone: “Anche se ho girato solo due giorni con lui: era difficile per che me dovevo recitare e guardarlo in faccia senza ridere… Oltre a Carlo penso e spero di aver preso tanto dalle persone che amo. Oggi a chi rubo? Oltre a Meryl Streep, dico Patricia Arquette, altra donna fortissima che cerco di emulare, Laura Dern e tra gli uomini Ricky Gervais”.
Intanto, Paola Minaccioni è sbarcata anche negli Stati Uniti con uno show che rappresenta uno dei suoi cavalli di battaglia: “Dal vivo sono molto meglio”, spettacolo scritto nel 2017 con Michele Santeramo, ha portato un po’ d’Italia oltre oceano nella rassegna ‘In Scena’. E parlando di questa esperienza col sito TheWom, ha presentato l’opera (un flusso di coscienza al femminile in cui racconta un’esperienza sentimentale). “Non voglio fare l’americana (…) Più che altro sono un’esportatrice di materiale patriottico: non vado a conquistare l’America ma a portare un po’ di arte italiana. Scherzi a parte parto con l’idea di fare un’esperienza di conoscenza e con la curiosità di vedere cosa succede nella patria della stand up comedy” aveva detto. E a tal proposito, non si sa molto della vita sentimentale della Minaccioni: al momento sembra essere single (e non ha figli) anche per via, forse di una storia di tradimenti a cui aveva accennato a ‘Vanity Fair’: “Non potrei accettare un amore di facciata. Nella mia vita ho amato tanto, sono stata tradita, ho lasciato. La monogamia è difficile, portare avanti per tanto tempo un rapporto, anche sessuale, è faticoso. Il tradimento esiste, è dietro l’angolo. Se un uomo non ti apprezza hai due possibilità: o ti spegni, o reagisci e lo pianti. Ho scelto la seconda” aveva aggiunto la comica che una volta si è pure ironicamente definita una “portatrice sana di corna”.