La Cina ha rilasciato al pubblico i primi ChatBot dotati di intelligenza artificiale, ma la sensazione è che possano essere dei veri e propri strumenti di controllo della politica. Il Governo di Pechino, come riportato da Die Presse, ha infatti fin da subito bloccato la fruizione dei software di questo genere diffusi da altri Paesi e lavorato alla creazione di uno proprio. La realizzazione adesso è conclusa.
Il concorrente più promettente di ChatGPT è Ernie del gigante Baidu, la controparte cinese di Google. Finora, però, il suo funzionamento è stato molto arginato dalle normative politiche. Da un lato l’intelligenza artificiale viene massicciamente promossa dalla direzione del partito a Pechino come una tecnologia del futuro, ma dall’altro offre anche un enorme potenziale sovversivo, anche perché il software stesso apprende. È per questo motivo che il suo utilizzo sarà accuratamente controllato, come d’altronde avviene anche sui social network come WeChat e Weibo. Tutti i fornitori non solo dovranno dunque depositare i propri algoritmi presso le autorità, ma anche fornirgli le informazioni sugli utenti.
Cina rilascia primi ChatBot dotati di IA: non saranno anonimi
L’uso dei primi ChatBot dotati di intelligenza artificiale in Cina infatti non sarà ovviamente anonimo. Le persone dovranno registrarsi, fornendo il loro numero di telefono. Quest’ultimo nel Paese è automaticamente collegato al passaporto, per cui automaticamente vengono forniti i dati personali. Ma non è tutto. Il principale problema di Ernie, infatti, è rappresentato dalla censura imposta dal Governo.
Chi chiede notizie sulla situazione dei musulmani nello Xinjiang riceve come risposta solo un messaggio di errore, così come succede a coloro che domandano ‘cos’è la rivoluzione culturale’ oppure ‘cosa accadde nel 1989 in piazza Tiananmen a Pechino’. Ma non solo. Anche alle domande come ‘dov’è il Tibet’ e ‘chi è il capo di Stato della Cina’, il software non sa rispondere. Eppure, sa dire esattamente a quanti morti per Covid ci sono stati negli Stati Uniti e quanto è alto il tasso di disoccupazione lì. È evidente dunque che anche la tecnologia si sia adattata alla dittatura.