Curioso quanto sta accadendo in queste settimane in Taiwan dove il candidato alla presidenza, Terry Gou, ha effettuato una promessa decisamente particolare nel caso in cui venisse eletto: animali domestici gratis ai neo genitori. Terry Gou è un personaggio senza dubbio sopra le righe, è il miliardario fondatore di Foconn, il più grande fornitore di componenti elettronici al mondo, che ha quindi proposto il suo particolare metodo per fronteggiare il crollo della natalità che sta interessando Taiwan negli ultimi anni. Gou ha annunciato la candidatura la scorsa settimana come indipendente, e ha cercato di affrontare di petto il problema della denatalità taiwanese.
Secondo i dati ufficiali delle Nazioni Unite il Paese sarebbe solo l’undicesimo in quanto a fertilità al mondo, con solo 8,4 nuovi nati ogni 100 abitanti. A cosa si deve questo problema? Molte persone citano l’altissimo costo della vita, visto che l’isola cinese è una delle più care al mondo, ma anche la difficoltà nell’accesso alle politiche assistenziali, e le aspettative di genere. Le autorità locali, come sottolineato dai colleghi di Fanpage, sono ovviamente preoccupati dall’invecchiamento costante della popolazione, soprattutto per i possibili risvolti in materia di economia e di difesa.
TAIWAN, ANIMALI DOMESTICI CONTRO DENATALITÀ, GOU: “MOLTIPLICHIAMO L’AMORE…”
Non va infatti dimenticato che Taiwan è da anni in “guerra” con la Cina, con l’appoggio degli Stati Uniti e i rapporti fra le due sono ai minimi termini e potrebbero degenerare in brevissimo tempo. Terry Gou è stato ospite negli scorsi giorni presso Formosa Tv, principale canale della tv nazionale, e ha spiegato: “Dai alla luce un bambino e ti lascerò allevare un altro animale domestico, datene alla luce due e vi permetterò di adottarne altri due. Se in futuro non aumenterà il tasso di natalità, chi si prenderà cura dei nostri amici pelosi? Aggiungere e moltiplicare l’amore, questo è il mio obiettivo”.
Gou ha aggiunto, ricordando che “durante le ultime elezioni presidenziali, avevo già proposto sussidi governativi per le spese di educazione dei figli fino all’età di sei anni: tuttavia, non sono mai stati presi in considerazione”.