MATTEO PIANTEDOSI: “NON SOLO REPRESSIONE DELLE VIOLENZE GIOVANILI, SERVE IL RECUPERO DEI RAGAZZI”
Il giorno dopo il maxi blitz a Caivano voluto dal Governo dopo la visita della Premier Meloni, parla al “Messaggero” e al “Mattino” il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi spiegando come la strategia della repressione in questa spirale di violenza non sia l’unico criterio a cui occorre guardare. «Il confronto nell’esecutivo – sottolinea il titolare del Viminale – è sull’introdurre norme più efficaci sul piano sia della prevenzione che della repressione, coniugando appieno l’assoluta esigenza del recupero del minore».
Per Piantedosi la violenza giovanile – dai fatti di Caivano fino all’emergenza stupri, non dimenticando i grossi problemi che il collega Valditara tocca monitorare sul tema bullismo e cyber bullismo – è una priorità a cui dover guardare, con la duplice lente della fermezza nella repressione e lo sguardo educativo per poter recuperare tutti i giovani: «Oggi ci sono giovani che impugnano le armi e le usano per motivi futili, senza alcun rispetto per la vita altrui», per questo il Ministro sottolinea come il Governo Meloni sia al lavoro «per varare al più presto un pacchetto di misure per garantire più sicurezza nelle nostre città».
DA CAIVANO AGLI SGOMBERI, IL PIANO DEL MINISTRO PIANTEDOSI
Secondo la visione del Ministro dell’Interno, l’operazione di polizia come quella di ieri a Caivano non può essere «l’unico strumento di intervento, ma bisogna offrire nuove e migliori opportunità ai giovani del territorio», servono invece «risposte sul piano sociale, educativo, culturale, delle infrastrutture sportive». Il confronto all’interno del Governo, confida sempre Piantedosi al “Messaggero”, è atto a scovare norme più efficaci «sul piano sia della prevenzione che della repressione, coniugando appieno l’assoluta esigenza del recupero del minore con l’altrettanto importante necessità di garantire la sicurezza pubblica».
Quanto avvenuto sempre a Napoli ad esempio al giovane musicista Giovanbattista Cutolo, ucciso per un banale parcheggio, non può avvenire in una società moderna: «Si tratta di episodi gravissimi e risultano incomprensibili le ragioni di tanta folle violenza». Per Piantedosi non deve esistere l’impunità minorile, così come è inaccettabile che vi siano ancora quartieri-ghetto: «Si tratta di contesti in cui l’evasione scolastica assume dimensioni gravissime, dove proliferano modelli comportamentali che si fondano sulla prevaricazione e sulla violenza. Sulle aree degradate stiamo dimostrando con i fatti che c’è una forte determinazione a riprendere le periferie del Paese con una azione sul piano sociale e della sicurezza». Tra le misure ipotizzate dal Viminale per contrastare le violenze giovanili si pensa ad una stretta sulle armi (provando a bloccare sul nascere le aree dove circolano illegalmente le armi da fuoco “spacciate” dalla criminalità), così come l’aumento di forze dell’ordine: «È stato predisposto un aumento del 20% dei carabinieri in servizio presso la compagnia di Caivano», riporta il ministro. «Rinforzi – ha aggiunto – sono previsti anche ad Afragola (polizia) e Frattamaggiore (Guardia di Finanza)». Infine, il titolare del Viminale annuncia il netto indirizzo del Governo nel contrasto alle occupazioni abusive: «ho inviato a tutti i prefetti una direttiva chiara su tutte le nuove occupazioni per intervenire immediatamente con lo sgombero».