Dramma nella notte in un centro per rifugiati di Tavernuzze, frazione di Impruneta in provincia di Firenze, dove un uomo avrebbe ucciso un connazionale a Villa Monticini, struttura gestita dalla Caritas nell’ambito del progetto Sprar. Secondo quanto riportato dall’Ansa, l’omicidio sarebbe stato commesso da un cittadino afghano 36enne che, al culmine di una lite, avrebbe colpito un altro ospite 33enne con un coltello prima di ferirsi al collo con la stessa arma e gettarsi da una finestra. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e l’uomo sarebbe poi morto all’ospedale fiorentino di Careggi dove era stato ricoverato in prognosi riservata per le gravi lesioni riportate nella caduta.
“È una cosa che ci colpisce in modo forte – ha dichiarato a Firenze Today il sindaco di Impruneta, Riccardo Lazzerini –, perché non è mai accaduta una cosa simile. Ormai sono tantissimi anni che la struttura viene gestita, bene, mai una segnalazione di problemi. Siamo sconvolti. Alcuni ragazzi si sono integrati nel territorio e nel tessuto sociale, proprio grazie a questo centro”.
Omicidio in centro rifugiati a Impruneta, la vicesindaca: “Mio figlio passava di lì e ha visto un ragazzo tagliarsi la gola”
Drammatico il racconto di Laura Cioni, vicesindaca del Comune di Impruneta che a Firenze Today ha parlato di una testimonianza oculare: “Mio figlio passava di lì per rientrare a casa quando si è accorto di questo ragazzo che si sporgeva dalla terrazzina della struttura con un coltello in mano, e che ha iniziato a tagliarsi la gola. Hanno gridato tutti di stare fermo, hanno cercato di bloccarlo però poi si è lanciato”.
Il sindaco di Impruneta ha commentato la tragedia avvenuta poche ore fa nel centro rifugiati gestito dalla Caritas, affidando a un post su Facebook lo sgomento di un’intera comunità: “L’episodio accaduto questa sera al centro SAI (centro accoglienza di secondo livello) di Tavarnuzze ci ha lasciato sconvolti e colpisce un territorio che non ha mai avuto a che fare con fatti di questa gravità. Mi permetto di parlare a nome di tutta la comunità, che in questi anni ha sempre accolto questi ragazzi a braccia aperte, il centro è attivo da oltre dieci anni ed è gestito in modo magistrale dalla Caritas Diocesana di Firenze. Lo dimostra il fatto che molti degli ospiti della struttura si integrano perfettamente nella nostra società, anche con esempi di ragazzi che prestano servizio nella stessa Pubblica Assistenza di Tavarnuzze. Come Amministrazione Comunale e a nome di tutta la comunità mi sento di interpretare il dolore dell’accaduto, seguiremo i prossimi eventi per capire quale sia stato l’effetto scatenante di questa tragedia“.