Il quotidiano La Verità riporta stamane la notizia secondo cui l’Unione Europea, l’UE, manderà un tutor nelle scuole che di fatto servirà ad insegnare l’autocensura ai bambini. Il progetto rientra nel Digital Services Act, la nuova legge che limita diffusione e contenuti online il cui padrino è Thierry Breton, commissario europeo al mercato interno e ai servizi.
L’idea dello stesso è quello di lanciare una «campagna di educazione digitale nelle scuole», in collaborazione con i ministeri dell’Istruzione degli stati membri dell’Unione europea: «Nell’ambito di quest’iniziativa – ha spiegato ancora Breton – ogni scuola dovrebbe avere un “tutore scolastico Dsa”, un educatore o un insegnante con una formazione sul Digital services act e sui suoi strumenti, che spieghi alle famiglie e agli alunni le regole da seguire nel diffondere contenuti online». La Verità critica tale decisione, sottolineando come le scuole italiane siano cartenti di insegnanti, ma dovranno comunque avere il tutor che lavorerà come un arbitro per impartire regole e linee guide sull’autocensura, “affinché i giovani – spiega il quotidiano – comprendano bene che ci sono alcuni temi caldi, i cambiamenti climatici, le epidemie e la guerra, ad esempio, che vanno maneggiati con cura”, minando così la libertà di espressione. L’idea non è ancora stata approvata ma Breton sembra determinato a farla passare e nei prossimi giorni la proporrà ai vari ministeri.
UE, TUTOR NELLE SCUOLE PER AUTOCENSURA BIMBI: ANCHE NEGLI USA…
Il DSA vede un progetto simile anche negli Stati Uniti, il cosiddetto KOSA, acronimo di Kids online safety act, fortemente voluto da Joe Biden, e che permetterà una vasta gamma di sanzioni governative nei confronti di coloro che trasgrediranno la stessa legge, a cominciare dai grandi colossi a stelle e strisce.
Viene promosso, come il DSA, come atto a tutela dei minori, e l’approvazione è prevista giusto in tempo per l’inizio della campagna elettorale presidenziale del 2024. Il quotidiano La Verità conclude puntando il dito sui colleghi della carta stampata, spiegando: “Gran parte dei media cavalcano la linea della Commissione Ue attraverso il solito escamotage: lanciare discretamente l’esca, attendere le reazioni di stampa e opinione pubblica, procedere. Tutto come da copione”.