MELONI SUL G20: “VERTICE RIUSCITO, TROVATO COMPROMESSO SU GUERRA IN UCRAINA”
Un G20 complesso che vede i passaggio di testimone dall’India al Brasile per il prossimo vertice, con l’Italia di Giorgia Meloni protagonista soprattutto nei compromessi trovati su Ucraina e Africa (l’Unione Africana diverrà membro permanente del G20. «Voglio ribadire le congratulazioni mie e dell’Italia al primo ministro Modi per la riuscita di questa non facile edizione del G20», ha detto la Presidente del Consiglio in conferenza stampa la termine del vertice dei New Delhi.
In primo luogo Meloni sottolinea la complessità di porre la dichiarazione finale sulla guerra in Ucraina che condanna il conflitto senza però citare direttamente la Russia di Putin, membro del G20 e rappresentata dal Ministro degli Esteri Lavrov: «Abbiamo lavorato per una dichiarazione che avesse un riferimento specifico all’Ucraina, era il risultato più complesso: è una dichiarazione di compromesso ma lo considero molto importante in questa situazione». L’Italia e il G20, sottolinea ancora la leader FdI dall’India, non hanno lavorato per “favorire” il racconto di un Occidente diviso dal resto del mondo: «Abbiamo dimostrato che siamo attenti alle esigenze dei Paesi del Sud, non vogliamo contrapposizioni fra Paesi del Nord e del Sud». Nel frattempo sull’esito del G20 esulta Mosca che con Lavrov spiega, «Siamo riusciti a sventare il tentativo dell’Occidente di ‘ucrainizzare’ il vertice», con evidente forte delusione da parte di Kiev. Lula ha anche invitato Putin al prossimo G20 a Rio: «Non sarà arrestato qualora decidesse di partecipare al vertice di Rio 2024».
TUTTI GLI ALTRI PUNTI TOCCATI DA GIORGIA MELONI AL TERMINE DEL G20: CINA, AI E…
Tornando al punto stampa della Premier Meloni a conclusione del G20, la Presidente ha sottolineato come l’Italia abbia offerto sin dall’inizio «collaborazione alla presidenza indiana, soprattutto perché continuiamo a essere convinti che G20 sia un forum multilaterale strategico nella misura in cui consente di dialogare con i paesi emergenti e del sud globale». In merito alla collaborazione diretta con la Cina, in vista di un più che probabile “stop” alla Nuova Via della Seta, Meloni ha detto di avere avuto un bilaterale con il primo ministro cinese Li Qiang, «un dialogo cordiale e costruttivo su come possiamo approfondire il nostro partenariato bilaterale. L’invito è reiterato. All’esito di queste valutazioni che stiamo facendo intendo mantenere il mio impegno di una visita in Cina. Ha maggiore senso recarsi in Cina quando avremo maggiori elementi sulla nostra cooperazione bilaterale e su come svilupparla».
Tra i vari temi toccati dalla Presidente Meloni nei vari bilaterali di questi giorni oltre che nel vertice vero e proprio, spunta la questione dell’intelligenza artificiale: «Ritengo che lo sviluppo della tecnologia stia correndo molto velocemente e non sempre ho l’impressione che la nostra capacità di governare i processi corra altrettanto velocemente». Secondo la Premier, i grandi della Terra non possono lasciar correre l’AI senza porre alcuni ragionamenti e regolamenti: «Non possiamo non considerare l’impatto che le nuove tecnologie possono avere sulle nostre società, perché rischiamo che sostituiscano il lavoro umano». Il rischio, rileva Meloni, è che l’intelletto possa essere «sostituito nei prossimi tempi»: è per questo che al termine del G20 indiano, la leader italiana afferma «Durante la nostra presidenza del G7 è un tema che sarà al centro. Intendiamo richiamare dei principi etici alla base dello sviluppo dell’IA, che possano fare da base per una cornice regolatoria a livello globale». Chiosa con polemica con la Commissione Europea, a pochi giorni dallo scontro Gentiloni-Salvini sul tema del Patto di Stabilità: «accordo Ita-Lufthansa, è oggettivamente curioso che la Commissione Ue che ci ha chiesto per anni di trovare una soluzione, quando la troviamo la blocchi. Vorremmo una risposta. La questione è stata sottoposta a Gentiloni da Giorgetti».