IL PIANO DI VALDITARA CONTRO LE VIOLENZE AL VIA DA NOVEMBRE: COME FUNZIONERÀ
Si chiamerà “Educare alle relazioni” il progetto per la scuola incardinato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in risposta alle tante violenze avvenute dentro e fuori le classi negli scorsi mesi: dall’emergenza bullismo al tema degli stupri e delle violenze di branco, fino al dramma delle violenze sulle donne. Il progetto sull’educazione alle relazioni prenderà il via a novembre 2023 e inizialmente sarà pensato per le scuole secondarie di secondo grado (le superiori, ndr).
Del resto già a fine agosto il Ministro Valditara aveva lanciato l’ipotesi per un piano di lavoro imminente contro le violenze dentro e fuori le scuole: «si tratta di affermare e diffondere tra i giovani la cultura del rispetto. Pensiamo a incontri da tenere nelle scuole rendendo protagonisti gli stessi studenti e con l’intervento, fra gli altri, di vittime di violenze che possano testimoniare in modo diretto che cosa significa la violenza contro le donne. L’obiettivo è di riuscire a farlo partire già da quest’anno». Obiettivo che a questo punto sembra essere ottenuto, in attesa di vedere sul campo come funzioneranno i progetti di “educazione alle relazioni” da tenersi in classe. Il piano – per quanto anticipato in questi giorni da “Orizzonte Scuola” e “Fatto Quotidiano” – prevede la formazione su base autonoma da parte di tutte le scuole di team composti da un numero tra 6 e 12 studenti, possibilmente di età omogenee.
EDUCAZIONE E RISPETTO, ECCO IL PROGETTO VALDITARA
È previsto almeno 1 incontro ogni due settimane per 1-2 ore fino al mese di marzo, rileva ancora “Il Fatto” anticipando alcuni contenuti del piano sull’educazione alle relazioni sottolineato dal Ministro Valditara anche durante l’ultima conferenza stampa sul Decreto Caivano: «Con riferimento a Caivano abbiamo previsto docenti in più, vogliamo incentivare economicamente i docenti che lavorano in scuole di frontiera. Abbiamo reso disponibili oltre 12 milioni di euro per rafforzare il raggiungimento degli obiettivi Pnrr sugli asili nido. Tutto questo è un pacchetto organico per rafforzare l’azione educativa soprattutto in quelle aree a forte rischio dispersione».
Il Ministro già nelle scorse settimane aveva preannunciato alcuni eventi importanti sul tema per la fine dell’anno: «Stiamo organizzando con la ministra Roccella un’iniziativa contro la violenza sulle donne che si terrà il 25 novembre. Sarà una giornata importante che vedrà la partecipazione anche di testimonial». Verranno organizzati dei gruppi di discussione e di autoconsapevolezza che serviranno a far riflettere su temi come il rispetto dell’altro, la costruzione di relazioni affettive, la percezione di genere, gli stereotipi e molto altro ancora. Il progetto Valditara sull’educazione alle relazioni si avvarrà del “metodo Balint”, ovvero una collaudata metodologia sulla «formazione esperienziale creata originariamente dallo psicoanalista Michael Balint centrata sull’azione del gruppo come strumento facilitatore del pensiero». Presente in collaborazione anche Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi, oltre a docenti reclutati volontariamente dal dirigente scolastico (che dovrà individuare un referente per ogni istituto). Sempre il titolare del MIM negli scorsi giorni, dopo le violenze di Caivano e Palermo, aveva sottolineato come «La violenza sulle donne è ignobile. Dobbiamo sradicare i residui di una cultura maschilista e machista nella società italiana. E la scuola è importante. La scuola costituzionale che mette la persona al centro», mettendo al centro l’esperienza degli studenti che finiranno anch’essi “in cattedra” per raccontare e testimoniare i drammi vissuti con relativi consigli.