Alberto Gusmeroli, il responsabile fiscale della Lega, nonché commercialista, ha recentemente rilasciato un’intervista per La Verità nella quale ha parlato dell’imminente manovra, ma anche degli obblighi green previsti dall’Europa, contro i quali ha promesso che il suo partito si batterà con forza. Partendo dalla manovra, spiega che è stato introdotto lo stop “all’acconto delle imposte a novembre. Si paga a rate da gennaio a giugno dell’anno dopo”.
Non solo, perché Gusmeroli sostiene anche che “ci sarà probabilmente un limite iniziale al fatturato: non oltre mezzo milione”, che verrà superato nel 2024. Riguardo al taglio del cuneo, invece, spiega che sarà reso strutturale, mentre si procederà anche contestualmente a “detassare tredicesima e premi di produzione”. Si procederà anche ad alcune semplificazioni fiscali, oltre ad introdurre incentivi per la crescita, mentre dal punto di vista delle famiglie, spiega Gusmeroli, “vogliamo incentivi per il ricambio di elettrodomestici”. Sulla flat tax, invece, spiega che verrà tutto previsto nella legge delega sul fisco, passando “prima da quattro a tre aliquote Irpef, poi a due. Infine, flat tax piena”.
Gusmeroli: “L’UE non ci imporrà scadenze sulle auto elettriche”
Andando oltre al tema manovra, Alberto Gusmeroli dedica una parentesi all’UE, che da tempo impone limiti e vincoli nell’ottica della transizione green. “L’ideologia non fa i conti con la realtà”, spiega, sostenendo che con il passaggio alle auto elettriche “rischiamo oltre 600mila posti di lavoro a vantaggio della Cina che controlla oltre l’80% dei giacimenti di terre rare”. Il fatto positivo, però, è che “con il blocco all’assurdo stop degli Euro 5 in Piemonte abbiamo dimostrato che facciamo sul serio e non ci facciamo imporre date capestro“.
In merito alle case green, invece, Gusmeroli spiega che allo stato attuale delle leggi europee, “in soli sette anni dovremmo intervenire su oltre 9 milioni di immobili“, e il fatto che con il Superbonus si è riusciti a riqualificare appena “il 5% degli edifici unifamiliari e lo 0,8% di quelli plurifamiliari” dimostrerebbe perfettamente perché si tratta di obiettivi irraggiungibili, soprattutto considerando “l’impero di spese pubblica” che ha richiesto. Ma Gusmeroli è certo di una cosa sulle case green, ovvero che “daremo battaglia pure qui”