L’Inter ha presentato il progetto per il nuovo stadio di proprietà che dovrebbe sorgere nelle cittadine di Rozzano e Assago, comuni dell’hinterland milanese. Il club nerazzurro e i cugini del Milan, come ricorda Skytg24.it, hanno deciso di procedere separatamente in merito alla nuova “casa”, dicendo quindi addio a San Siro e al progetto di uno stadio in comune. Inoltre, stanno pensando entrambi di spostarsi fuori Milano anche per una questione logistica. E così che l’Inter, attraverso una delegazione formata dall’Ad Alessandro Antonello, il chief operation officer Mark Van Huuksloot e altri manager del club, ha incontrato i sindaci di Rozzano e Assago, presentando loro il progetto del nuovo impianto che sorgerà presumibilmente in quella zona, fuori da Milano anche se non troppo distante dal capoluogo lombardo.
Il nuovo stadio dell’Inter avrà una capienza da 70mila persone, e comprenderà anche un’area ricreativa oltre ad un museo, di modo da poter godere a 360 gradi dell’esperienza stadio e di vivere da vicino la storia dell’Inter. Quella del museo è una sezione che molti fra i grandi club europei hanno deciso di introdurre nel proprio stadio, su tutti ad esempio il Camp Nou del Barcellona, impianto che ogni anno viene visitato da migliaia di sportivi, anche non prettamente tifosi blaugrana.
INTER, NUOVO STADIO A ROZZANO E ASSAGO: PRESENTATO IL PROGETTO: CI SARANNO ANCHE CAMPI E UFFICI
Come sottolinea sempre Sky, nel progetto l’Inter ha pensato anche agli uffici del club oltre ad una serie di campi, anche non di calcio, di modo da dare vita ad una vera e propria cittadella dello sport da poter vivere non soltanto il giorno della partita ma sette giorni su sette. Non è da escludere che l’Inter decida di trasferirsi a Rozzano anche per gli allenamenti ma al momento non ci sono notizie in tal senso.
“Abbiamo formalizzato l’inizio di un percorso che porterà allo sviluppo dell’area identificata a Rozzano e che riguarderà anche i comuni limitrofi tra i quali anche Assago. Il meeting con entrambe le amministrazioni si è svolto in un clima di disponibilità e collaborazione”, le parole dell’ad Alessandro Antonello nel presentare il progetto.