La NASA ha presentato in conferenza stampa i risultati di un rapporto stilato da una commissione indipendente di 16 esperti sugli Ufo, meglio definiti ora come fenomeni anomali non identificati (Uap). “Al momento non ci sono prove che abbiano un’origine extraterrestre”, ha affermato Bill Nelson, il numero uno dell’ente spaziale. La maggior parte degli avvistamenti sono infatti spiegabili, ma una “piccola manciata” non può essere immediatamente confermata come “un evento provocato dall’uomo o naturale”.
L’agenzia governativa degli Stati Uniti, tuttavia, ha annunciato che nominerà un direttore che si occuperà della ricerca sul tema. “Questa è la prima volta che la NASA intraprende un’azione concreta per studiare seriamente gli Uap”, ha sottolineato il capo. L’identità della persona che assumerà questo ruolo non è stata ancora rivelata. L’obiettivo, ha però precisato, è “spostare la discussione sul tema degli Uap dal sensazionalismo alla scienza: qualsiasi cosa troveremo, sarà condivisa con il resto del mondo in maniera trasparente”.
Ufo, la NASA: “Nessuna evidenza che siano di origine extraterrestre”. Il rapporto
La NASA, a proposito di Ufo, ha voluto anche commentare ciò che sta accadendo in Messico, con la prima audizione al Congresso messicano dedicata agli Uap, dove l’ufologo Jamie Maussan ha messo in evidenza la presenza sulla Terra di quelli che a suo dire sarebbero due cadaveri di alieni. “Mostrateci le prove”, ha tagliato corto Bill Nelson nel corso della conferenza stampa in cui sono stati resi noti i risultati del rapporto stilato da una commissione indipendente sul tema.
E ha concluso: “Se mi chiedete se credo ci sia vita nell’universo che è così vasto da rendere difficile per me comprendere quanto grande sia? La risposta è sì. Ma ciò che ho chiesto agli scienziati è di rispondere alla domanda: qual è la probabilità matematica che ci sia vita là fuori nell’universo?”. Sull’argomento insomma il dibattito è tutt’altro che chiuso.