Ogni anno, il 21 settembre, la Chiesa celebra San Matteo Apostolo ed Evangelista. Fu un esempio di come, in qualunque momento della vita, è possibile cambiare e dedicare la propria esistenza a Cristo. Particolarmente sentite le celebrazioni di questa ricorrenza a Salerno, città di cui è Santo Patrono. Non ci sono riferimenti precisi sulla nascita e sulla morte, ma sappiamo che era un esattore delle tasse. Non a caso è considerato Santo protettore di banchieri, doganieri, della Guardia di finanza e di tutti coloro che hanno a che fare col fisco.
La vita e il Vangelo secondo Matteo
San Matteo Apostolo ed Evangelista, noto anche come Levi (lo chiamano così San Luca e San Marco), fu uno dei dodici apostoli di Gesù Cristo e l’autore del Vangelo secondo Matteo nel Nuovo Testamento. La sua vita è un esempio di trasformazione e fedeltà a Cristo. Prima di essere chiamato da Gesù, San Matteo era un “pubblicano”, termine considerato spregiativo perché esattore delle tasse di un governo usurpatore, e considerato da molti un peccatore. Tuttavia, quando Gesù lo chiamò a seguirlo, egli lasciò immediatamente la sua professione e lo seguì.
San Matteo divenne uno dei testimoni diretti degli insegnamenti e dei miracoli di Gesù. Attraverso il suo Vangelo, ci ha trasmesso una preziosa testimonianza delle parole e delle opere di Cristo. Il Vangelo secondo Matteo è un testo fondamentale del cristianesimo, noto per includere il famoso Discorso della Montagna e la descrizione della nascita e della resurrezione di Gesù. Fu scritto in aramaico, quindi significa che era principalmente indirizzato a coloro che vivevano in Palestina: uno scritto per pochi che diventò immediatamente per molti una volta che fu tradotto in greco. Inizialmente si pensava che fosse il primo dei Vangeli scritto, tuttavia gli studi hanno evidenziato che questo primato spetta a quello di Marco. La Chiesa lo onora come martire, anche se non ci sono fonti certe della sua morte.
Le celebrazioni e il culto di San Matteo Apostolo ed Evangelista: la grande festa di Salerno
San Matteo Apostolo ed Evangelista è il Patrono di Salerno e il motivo principale è che la città fu protetta dall’invasione dei Saraceni.
Nel 1544 le navi dei nemici si avvicinavano sempre più veloci alle coste e i salernitani, terrorizzati, corsero a cercare rifugio nella Cattedrale, pregando San Matteo di proteggerli. Improvvisamente, in una giornata di sole, il cielo cominciò a oscurarsi e arrivò un vento fortissimo che scatenò una bufera: le navi degli invasori affondarono e furono disperse in mare Salerno fu salva.
Lo stemma della città, da quell’evento, contiene l’effige di San Matteo che, con la mano destra, benedice la sua terra.
La difesa della città viene festeggiata ogni anno il 21 agosto con l’Alzata del Panno: una cerimonia in cui viene appunto innalzato un dipinto su tela che rappresenta il Santo e che riporta la scritta “Salerno è mia: io la difendo”.
Il 21 settembre invece, per le vie della città si snoda la processione con la statua di San Matteo che termina col “saluto al mare”, ovvero la staua viene rivolta verso il mare, per benedire tutti coloro che grazie ad esso possono vivere: non a caso, in alcune rappresentazioni, San Matteo tiene in mano tre triglie d’argento, che indicano la protezione per marinai e pescatori. La festa termina sempre con i fuochi d’artificio sul lungomare di Salerno.
Vi è però un altro giorno in cui si festeggia San Matteo a Salerno ed è il 6 maggio, giorno in cui, nel 954, furono traslate le sue spoglie, ancora oggi conservate nella cripta della cattedrale della città.
Gli altri Santi del giorno
Oltre a San Matteo Apostolo ed Evangelista, tutti gli anni, il 21 settembre si ricordano, fra gli altri: Sant’Alessandro di Roma Martire, San Cadoc di Llancarfan Abate, San Dadone di Conques Abate, Sant’ Eusebio Martire in Fenicia e San Giacomo Chastan Sacerdote e martire.