Marilyn Manson arrestato e condannato per violenza su una videomaker: i fatti
Marilyn Manson, già indagato per aggressione sessuale, è stato condannato a svolgere venti ore di servizi sociali per aver sputato e soffiato il naso addosso a una videomaker, durante un concerto nel New Hampshire risalante al 2019. La star del rock dovrà anche risarcire la vittima di una cifra pari a circa 1.400 dollari, e informare la polizia locale di eventuali spettacoli nel Paese per i prossimi due anni.
Nel 2021, Manson riceve un mandato d’arresto dal Dipartimento di polizia di Gilford del New Hampshire; l’artista si è poi costituito un mese dopo. Secondo le dichiarazioni della polizia, il cantante avrebbe prima di tutto sputato addosso alla videomaker, poi si sarebbe avvicinato soffiandosi il naso sulle sue braccia e mani: “Soffia una notevole quantità di muco a Fountain” afferma un poliziotto che ha esaminato la scena nelle riprese. Dopo si vede Manson “indicare e ridere di Fountain mentre scende e si allontana” riporta Tgcom 24.
La vittima scrive: “La cosa più disgustosa che un essere umano abbia mai fatto”
La videomaker che ha subito violenza da parte di Marilyn Manson, ci ha tenuto a rilasciare una dichiarazione scritta in tribunale in cui racconta le conseguenze del comportamento del rocker: “Sono una professionista e lavoro in questo settore da 30 anni” riporta Tgcom 24.
E ancora: “Ho lavorato per molte aziende e in tutti gli anni in cui ho lavorato con le persone non sono mai stato umiliata o trattata nel modo in cui mi ha trattata l’imputato. Sputarmi e soffiare il naso è stata la cosa più disgustosa che un essere umano abbia mai fatto. Capisco che non si trattasse di una grossa accusa penale, ma spero che l’imputato possa ricevere una sentenza che lo faccia riflettere due volte prima di fare di nuovo qualcosa del genere“.