In Germania il Governo sta pensando di dare diritto di voto agli stranieri. La proposta, come riportato da Bild, arriva dalla Ministra degli Interni Nancy Faeser (SPD) e dal partito socialdemocratico dell’Assia. “Vogliamo lavorare con forza a livello federale e nel Bundesrat per garantire che tutte le persone che vivono nei comuni dell’Assia per più di sei mesi abbiano il diritto di voto comunale”, ha affermato.
Attualmente, solo i cittadini dell’Ue sono stati autorizzati a partecipare alle elezioni locali oltre a quelli tedeschi, ma presto l’opportunità potrebbe essere estesa ad esempio ai richiedenti asilo riconosciuti che arrivano dall’Afghanistan e dalla Siria, ma anche ai residenti che provengono da altri territori come la Turchia. Un portavoce del partito socialdemocratico, in tal senso, ha successivamente precisato che dovrebbero essere prese in considerazione soltanto le persone che hanno un “permesso di soggiorno permanente”. In pratica, però, in media ci vogliono più di sei mesi per ottenerlo. Le tempistiche dunque saranno più lunghe.
Germania, Governo pensa a diritto di voto a stranieri: è polemica
La proposta della Ministra degli Interni Nancy Faeser di estendere il diritto di voto agli stranieri in Germania e nell’Assia ha causato comunque non poche polemiche. Stefan Heck, esponente della Unione Cristiano-Democratica, l’ha definita un “pericoloso errore”. È della stessa idea il professore Stefan Luft, ricercatore di migrazione di Brema: “In linea di principio, il diritto di voto dovrebbe essere legato alla nazionalità. Per i cittadini dell’Ue c’è una posizione speciale. Ampliarla ora a tutti svaluta la naturalizzazione. Mina la connessione tra integrazione, cittadinanza e diritto di voto”, ha sottolineato.
Infine, anche il politico Manfred Pentz: “Il diritto di voto non è un giocattolo per le campagne elettorali, ma uno dei nostri più alti valori democratici e deve essere riservato ai membri del nostro Stato. Aprire questo diritto di voto a piacere e legarlo solo alla semplice residenza invece che alla nazionalità contraddice i nostri principi democratici e noi come CDU rifiutiamo chiaramente”, ha concluso.