Il 25 settembre di ogni anno la Chiesa celebra San Firmino di Amiens, primo vescovo e fondatore della omonima chiesa. Nel martirologio, i santi con questo nome sono ben tre: uno abate l’11 marzo, un altro vescovo della città il 1° settembre e l’ultimo anch’egli vescovo di Amiens ma martire, ovvero colui di cui parilamo qui. Le informazioni che abbiamo sono più che altro leggendarie e risalgono al V o VI secolo, tuttavia sono utili in quanto le ritroviamo rappresentate nella cattedrale di Amiens sotto forma di sculture.
La storia “leggendaria” di San Firmino di Amiens
Secondo la leggenda, San Firmino di Amiens nacque nel 272 nella piccola cittadina di Pompaelo, l’attuale Pamplona, in una famiglia molto importante: suo padre era un senatore pagano che ricopriva un’importante carica dal punto di vista amministrativo, tale Fermo, mentre sua madre, Eugenia, era di origini nobili.
I suoi genitori incontrarono in un primo momento Sant’Onesto, rimanendo molto colpiti e commossi dai suoi insegnamenti, e in seguito decisero di convertirsi dopo avere ascoltato le parole di San Saturnino di Tolosa.
Sarebbe stato proprio quest’ultimo a battezzare il piccolo Firmino presso un pozzo d’acqua oggi è comunemente chiamato “el pocico de San Cernin”.
Sotto la guida di Sant’Onesto, il giovane Firmino approfondì le nozioni religiose e imparò l’arte della retorica.
A soli 18 anni fu mandato nella grande città di Tolosa, dove prese i voti. Da questo momento, iniziò a spostarsi in diverse città della Spagna, fino ad arrivare ad Amiens, in Francia, dove decise di stabilirsi.
Fu proprio qui che diede ordine di costruire la chiesa del luogo e fu nominato vescovo alla giovane età di 24 anni. Firmino dovette però scontrarsi con l’odio del potere ufficiale nei confronti del cristianesimo e, deciso a non rinnegare il suo credo, fu arrestato e in seguito decapitato il 25 settembre del 303.
Nel 1186 il vescovo di Parigi portò con sé da Amiens a Pamplona, città di origine del santo, la reliquia della testa di San Firmino.
Questa figura è ancora molto amata in queste città, tanto da essere stato scelto come Patrono di Pamplona, Amiens, Lesaka e co-patrono di Navarra.
Nonostante il Santo sia celebrato il 25 settembre, a Pamplona viene festeggiato dal 6 al 14 luglio.
La Festa di San Firmino di Amiens a Pamplona: il discusso “Encierro”
La Festa di San Firmino inizia con il lancio del razzo che la apre ufficialmente, il mattino del 6 luglio. Per quest’occasione di celebrazioni del Santo Patrono, viene organizzato un fitto programma di eventi, caratterizzato da concerti musicali, processioni, sfilate con statue del Santo e stand con i piatti tipici del luogo.
Il momento più importante però è il famoso Encierro, cioè la tradizionale corsa dei tori tra le strade della città, il cui percorso è tracciato da un gruppo di buoi che lo conoscono già. I tori vengono guidati fino a Plaza de Toros, l’arena dove nel pomeriggio si terrà poi la corrida.
Uno spettacolo atteso tutto l’anno e che attira migliaia di persone, pronte a godere della corsa dai maxi schermi, dal vivo, o noleggiando una delle postazioni disponibili sui vari balconi che si affacciano sul percorso.
Secondo la tradizione, durante la festa è obbligatorio indossare al collo un fazzoletto di colore rosso, in ricordo del martirio subito da San Firmino di Amiens. Le persone, solo maggiorenni, sono autorizzate a scendere in strada, a loro rischio e pericolo. I così denominati “corridori” sono coloro che corrono cercando di avvicinarsi il più possibile agli animali, senza toccarli. Non sono rari gli incidenti e in tutto il mondo quest’usanza è molto criticata, proprio perché poco sicura.
La città di Pamplona è una delle più grandi del nord della Spagna, con i suoi 200 mila abitanti è capoluogo della comunità autonoma della Navarra.
Le sue origini risalgono al periodo romano, visibile ancora oggi nell’intrecciarsi delle vie strette e negli splendidi edifici.
È una città affascinante, con un particolare centro storico, e molti locali tipici in cui degustare alcuni tra i piatti tradizionali del luogo.
Pamplona è una delle mete turistiche più apprezzate, non solo per la bellezza della città, ma anche per gli incredibili paesaggi verdi che la circondano, oltre che essere una delle tappe del celebre Cammino di Santiago.
Gli altri Santi del giorno
Il 25 settembre, oltre a San Firmino di Amiens si ricordano, fra gli altri, anche San Cleofa; Sante Aurelia e Neomisia, vergini; San Sergio di Radonez, religioso ed eremita; Beato Marco Criado di Andujar, martire; San Findbar di Cork, Vescovo e Sant’ Aunacario di Auxerre, Vescovo.