Il 27 settembre di ogni anno, la Chiesa celebra San Vincenzo de’ Paoli, presbitero di origini francesi e fondatore di numerose congregazioni, come le Dame della carità e le Figlie della carità, ritenuto uno dei massimi riformatori della carità all’interno della Chiesa cattolica. Venduto come schiavo a Tunisi, convertì il suo padrone e fu liberato. Da quel momento la sua missione fu quella di dare sollievo ai carcerati e ai poveri, nonostante frequentasse le corti dei nobili e dei re.
La vita di San Vincenzo de’ Paoli: dalla schiavitù alla corte di Francia
San Vincenzo de’ Paoli nasce in un piccolo paese della Francia, Pouy, presso Dax in Guascogna, nel 1581, da una famiglia di estrazione molto umile.
Da ragazzo è costretto molto presto a cercare di contribuire al bilancio familiare e il padre lo manda in un collegio gestito dai francescani nella speranza che possa in questo modo aiutare maggiormente.
Resta lì per tre anni, ottenendo ottimi risultati in particolare in grammatica e latino, tanto da diventare un esempio per i suoi compagni per la dedizione allo studio. Le sue capacità sono così evidenti che viene scelto come tutore da un amico di famiglia; non vi resterà molto poiché poco dopo inizierà a sentire il desiderio di prendere i voti.
A soli 16 anni entra a far parte del clero, inizia a studiare teologia e il 23 settembre 1600 viene ordinato sacerdote.
Cinque anni più tardi, durante un viaggio in nave, viene catturato dai pirati turchi e reso schiavo, ma il padrone lo libererà dopo essersi convertito al Cristianesimo. Da quel momento inizia una fase della vita di Vincenzo ricca di cambiamenti, entrando a far parte della corte francese, ma occupandosi sempre di opere caritatevoli e dei poveri, fino a diventare consigliere di Luigi XIII, che lo volle al suo fianco al momento della morte.
Vincenzo de’ Paoli morì il 27 settembre 1660, fu proclamato beato da Papa Benedetto XIII nel 1729 e in seguito canonizzato da Clemente XII nel 1737. Ad oggi il suo corpo è custodito nella Cappella dei lazzaristi a Parigi.
San Vincenzo de’ Paoli: Patrono delle carceri e del Madagascar
San Vincendo de’ Paoli è Patrono dello Stato del Madagascar, delle carceri e del servizio penitenziario, ma anche di numerosi comuni italiani che lo hanno scelto come proprio protettore e lo celebrano ogni anno il 27 settembre.
Per esempio anche a Bologna è presente una parrocchia a lui dedicata, che ogni anno in questa data organizza un fitto programma di eventi per festeggiare la memoria del santo.
Di solito la festa inizia con un momento di preghiera con i ragazzi, che prevede anche una gustosa merenda, in seguito viene celebrata la Santa Messa, a cui fa seguito nel corso della serata la degustazione di alcuni prodotti tipici del luogo e uno spettacolo teatrale per intrattenere i fedeli.
La parrocchia San Vincenzo de’ Paoli è situata proprio al centro di Bologna, a pochi passi dalla zona della città universitaria.
Bologna, che con i suoi quasi 400 mila abitanti è il capoluogo dell’Emilia-Romagna, è infatti sede della più antica università del mondo occidentale, e ogni anno ospita centinaia di studenti. Celebre per le sue torri, i suoi lunghi portici e lo splendido centro storico, è stata dichiarata nel 2021 patrimonio dell’UNESCO.
Visitando la città è possibile ammirare numerose altre chiese dal fascino antico, come la basilica di San Petronio, sita in Piazza Maggiore e la cui realizzazione è durata circa 300 anni, o il particolare complesso di Santo Stefano, anche conosciuto come “le sette Chiese”, per il susseguirsi di numerose chiese e cappelle collegate tra loro da diverse aree esterne.
Gli altri Santi del giorno
Il 27 settembre, oltre a San Vincenzo de’ Paoli, si celebrano anche Beato Lorenzo da Ripafratta domenicano, San Caio di Milano vescovo, Sant’ Elzeario Conte di Ariano, Sant’ Iltrude di Liessies Vergine, San Bonfiglio di Foligno Vescovo, Santi Adolfo e Giovanni di Cordova Martiri, Beata Erminia Martinez Amigo madre di famiglia.