L’Aula ha detto sì: l’omicidio nautico è ora realtà. Dalla Camera è arrivato l’ok con 268 sì e un solo no: è stato così approvato il progetto di legge che introduce nell’ordinamento il nuovo reato. Il testo aveva già ricevuto il via libera dal Senato, lo scorso febbraio. A Montecitorio c’erano anche i familiari di Greta Nedrotti, di 25 anni, e Umberto Garzarella, di 36: i due ragazzi nel 2021 furono travolti e uccisi da un motoscafo sul lago di Garda: alla guida c’era un conducente in stato di ebbrezza. Ora l’omicidio nautico diventerà legge dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Il reato prevede la reclusione da due a sette anni in caso di morte della vittima, da otto a dodici anni con l’aggravante della guida in stato di ebbrezza alcolica o di alterazione psicofisica. Il senatore di Fratelli d’Italia Alberto Balboni, che ha firmato la proposta, ha spiegato che “viene finalmente colmato un vuoto legislativo inaccettabile. Da oggi la pena sarà la stessa dell’omicidio stradale e questo avrà certamente un effetto deterrente per il contrasto alle violazioni delle regole di elementare prudenza anche in mare”. Prima del via libera del Parlamento, per gli omicidi o le lesioni procurate in navigazione marittima o interna, era prevista l’applicazione delle pene dell’omicidio semplice.
Le aggravanti dell’omicidio nautico
L’omicidio nautico prevede delle aggravanti, le stesse dell’omicidio stradale. In stato di ebbrezza superiore a 1.5 g/l o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope, la reclusione va dagli 8 ai 12 anni. In stato di ebbrezza compreso tra lo 0.8 g/l e l’1.5 g/l se il conducente esercita attività di trasporto di persone o cose, va dagli 8 ai 12 anni. Infine in stato di ebbrezza compreso tra 0.8 g/l e 1.5 g/l senza persone o cose, la reclusione va dai 5 ai 10 anni. Aggravanti anche per chi non possiede la patente, ossia se è stata sospesa o revocata, oppure con una unità da diporto di proprietà dell’autore del fatto sprovvista di assicurazione obbligatoria.
La pena viene invece diminuita fino alla metà se l’evento non è esclusiva conseguenza dell’azione o dell’omissione del colpevole, come spiega Il Tempo. Nel caso in cui provochi la morte di più persone o la morte di una e lesioni di un’altra o più, si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni, aumentata fino al triplo, ma senza superare i 18 anni di reclusione. Prima che venisse approvato il disegno di legge, Lorenzo Fontana, presidente della Camera, ha ricevuto a Montecitorio la mamma e i familiari di Umberto Garganella, vittima di un incidente nautico avvenuto il 19 giugno 2021 sul Lago di Garda, insieme a Greta Nedrotti.