L’Arcivescovo di Milano Mario Delpini, nell’intervento in Aula al consiglio comunale, davanti ai principali manager della finanza e delle banche milanesi, ha parlato della necessità di rivedere alcune politiche ambientaliste che in nome della sostenibilità, termine largamente abusato, rischiano di accrescere solo la disuguaglianza.
Come pubblicato dal quotidiano Libero, nel suo discorso, ha avvertito la platea in merito alle strategie dell’amministrazione comunale per quanto riguarda gli obiettivi “green”, di non usare l’ambientalismo come arma di distrazione di massa per l’immaginario collettivo, perchè “certamente abbiamo fatto dei passi avanti e c’è una sensibilità più diffusa, tuttavia questa sostenibilità deve essere applicata a una situazione complessiva in cui la diseguaglianza sembra che sia accresciuta e non colmata“. Occorerrebbe più pensare a colmare quella differenza tra chi ha tanto e chi invece ha troppo poco, un correttivo del sistema che garantisca più forme di solidarietà.
Arcivescovo Delpini al consiglio comunale “In nome dell’ecologismo si rischia di perdere la solidarietà sociale”
Mario Delpini, arcivescovo di Milano in aula al consiglio comunale ha ribadito la necessità di limitare l’utilizzo del termine sostenibilità, per non abusare di un concetto distorsivo “Sostenibilità è diventata la parola d’ordine per qualunque attività produttiva, finanziaria, politica quindi essendo inflazionata rischia di essere un po’ insignificante“. Puntando soprattutto a un sistema che dovrebbe correggere la disuguaglianza sociale, una solidarietà che rischia di essere persa in nome dell’ecologismo.
“A me non sembra riconoscibile e mi chiedo se deve crollare tutto il sistema prima che si correggano queste diseguaglianze scandalose“, ha sottolineato l’arcivescovo, ricordando come Milano sia stata in passato città simbolo di mobilità sociale, ma “Ora questo sembra essere stato messo in discussione“. Il modello inclusivo è più necessario che mai, e come ha evidenziato Delpini, alcune condizioni dovrebbero impegnare di più la finanza e la comunità, e cioè “avere più attenzione per i temi della crisi demografica e della condizione giovanile“.