Due persone a Roma si sono finte dipendenti dell’ambasciata del Camerun e hanno promesso ad alcuni stranieri di trasformare la carta in banconote attraverso un liquido magico dal costo di 25 mila euro. La truffa, come ricostruito dal Messaggero, è stata denunciata nel 2018 da una vittima, un cinquantaquattrenne di origini marocchine, che aveva compreso l’inganno e si era rivolto ai Carabinieri. Adesso i malviventi sono a processo.
L’uomo che ha messo in luce il giro illecito è il proprietario di una lavanderia a Sud della Capitale. Era ottobre quando le due persone, ben vestite, erano entrate nel suo esercizio, presentandosi come funzionari dell’ambasciata. Poi, però, hanno proposto la vendita del liquido magico. “Mi hanno detto di avere un prodotto che faceva soldi. Da un foglio bianco con esso apparivano 50 euro”, ha raccontato in aula. La vittima, da parte sua, ha finto inizialmente di essere interessato, ma qualche giorno dopo, al momento dell’incontro per l’acquisto, si è presentato insieme ai Carabinieri.
Carta trasformata in banconote con liquido da 25mila euro: la truffa a Roma, la scoperta
Al momento del nuovo incontro, avvenuto anch’esso nella lavanderia della vittima, i due autori della truffa erano pronti a dimostrare come la carta venisse trasformata in banconote grazie al magico liquido dal costo di 25 mila euro. “Avevano posizionato sul bancone un borsello di colore nero dal quale stavano estraendo delle bottiglie di plastica contenenti la sostanza, che sono state poi sequestrate. Così siamo intervenuti, li abbiamo fermati e abbiamo anche perquisito la loro macchina, dove è stato trovato altro materiale simile”, ha ricordato uno dei militari presenti davanti ai giudici.
È emerso che non era la prima volta che la truffa in questione, nota anche come “black money scam”, veniva perpetrata a Roma, dove ha fruttato nel 2018 un totale di ben 13 milioni di euro. È per questo motivo che la vittima non ci ha pensato neanche a ritirare la querela. “Le persone così non meritano di farla franca”, ha affermato.