I rischi del Long Covid sono stati ingigantiti da studi imprecisi? A porre la questione, come riportato da Sky News, è un articolo pubblicato sull’Evidence-Based Medicine del British Medical Journal. Gli autori hanno esaminato la letteratura disponibile sul tema, evidenziando dei “grandi difetti”. Il motivo è principalmente da ricondurre a “definizioni eccessivamente ampie dei sintomi, mancanza di gruppi di controllo o inappropriatezza di questi ultimi e altri problemi metodologici”.
L’infezione da Coronavirus, anche a distanza di tre mesi dalla guarigione, può infatti comportare sintomi come stanchezza, nebbia cerebrale, dolore toracico e mancanza di respiro, che sono comunemente associabili ai postumi di virus delle vie respiratorie superiori. Al momento della ricerca, tuttavia, non viene esaminato se questi abbiano strettamente un nesso causale con la malattia in questione. Ciò viene dato sostanzialmente per scontato. “In generale, nella letteratura scientifica, definizioni imprecise hanno portato a più di 200 sintomi associati alla condizione chiamata Long Covid”, hanno affermato gli autori.
Long Covid, i rischi sono stati ingigantiti da studi imprecisi? La teoria
Secondo la nuova analisi sul fenomeno del Long Covid, dunque, i rischi della manifestazione del problema potrebbero essere stati ingigantiti da studi imprecisi e, in particolare, a una mancata definizione con criteri ben precisi dei sintomi ad esso associati. È in questo modo che sono stati anche incrementati lo stress e le ansie correlate, arrivando a diagnosi errate.
“I risultati indicano che, oltre a includere controlli opportunamente abbinati, è necessario definire i casi più emblematici e criteri più rigorosi del Long Covid, che dovrebbero includere sintomi continui dopo l’infezione confermata da SARS-CoV-2 e prendere in considerazione le caratteristiche di base, compresa la salute fisica e mentale, che possono contribuire all’esperienza post-Covid di un individuo”, hanno affermato gli autori. Il lavoro in questione, secondo gli esperti, dovrebbe essere fatto a livello internazionale in modo da essere il più possibile precisi.