A breve sarà avviato un maxi progetto volto a ridare vita all’area ex Trotto di Milano dismessa dal 2012. Ciò sarà possibile grazie al colosso americano Hines, il quale, dopo aver ottenuto la convenzione con il Comune, ha presentato ieri il masterplan del progetto di rigenerazione urbana dell’area, estesa su 130.000 metri quadrati e di proprietà del fondo Invictus, gestito da Prelios Sgr. Si tratterà di un piano di rilancio di 450 milioni volto a creare, entro il 2027, un complesso residenziale fatto di soluzioni abitative, servizi e nuovi spazi verdi aperti alla comunità. Praticamente sarà sostanzialmente un nuovo quartiere che ospiterà circa 3.000 persone.
Il progetto mira alla realizzazione di 700 unità abitative da dare in affitto, prevedendo un canone convenzionato di 150 euro al mq all’anno. Nel canone saranno anche inclusi servizi come il coworking e la palestra, fino al concierge e al babysitting. Di queste 700 abitazioni 300 appartamenti saranno dati in affitto agli anziani e 400 invece per le famiglie, così come spiegato al Sole 24 ore da Mario Abbadessa, amministratore delegato di Hines Italy, oltre a botteghe storiche dove oggi ci sono le ex scuderie ( immobili dichiarati di interesse culturale dalla Soprintendenza) e i fienili. Ulteriori 600 abitazioni saranno invece messe in vendita in regime di libero mercato. I lavori inoltre, in base a quanto si apprende partiranno nel 2024, e oltre al principale investitore Hines potrebbero aggiungersi anche ulteriori fondi.
EX AREA TROTTO MILANO: PROGETTO A BASSO IMPATTO AMBIENTALE
Oltre alla positività della riqualificazione di un’area dismessa come appunto quella dell’ex Trotto, il progetto intende anche inserirsi in un’idea di inclusione sociale a cui punta da tempo il comune di Milano. Ed inoltre, come spiega Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana , si tratterebbe anche di “un’ottima risposta al problema della casa, con 700 alloggi in affitto a canoni accessibili, molti servizi di quartiere, sportivi, di carattere sociale ed educativo, una grande area a verde pubblico”, riporta il Sole 24 Ore. Poco meno del 10% dell’area, circa 12.000 metri quadri, saranno destinati a servizi che includono anche un mercato urbano con prodotti a chilometro zero, un asilo nido per 60 bambini, una struttura per il doposcuola gratuito, una scuola pubblica d’infanzia per 125 bambini e 4.200 mq per la creazione di impianti sportivi aperti alla città. Ma anche servizi educativi di interesse per il tessuto sociale locale, ai quali sono destinati 1.500 mq, mentre altri 4.200 mq saranno riservati ai servizi sportivi.
Il tutto è condito anche da un occhio di riguardo per la sostenibilità dell’ambiente. Gli edifici di nuova realizzazione hanno infatti l’obiettivo di essere classificati come NZEB (Net Zero Energy Building) e verranno sviluppati con soluzioni progettuali tese a minimizzare gli impatti ambientali e le emissioni di CO2.