Dolcenera si sbottona sui talent show, dopo la vittoria a Music farm
Ex concorrente di Music farm 2005, vincitrice del Festival di Sanremo 2003 tra le Giovani Proposte, Dolcenera affossa i talent show come Amici e X-Factor, ritenendoli una realtà decadente nel regno della musica per lei decaduto. E non solo. Si tratta delle nuove dichiarazioni che l’ex star di Music farm rilasci in occasione di una nuova intervista a mezzo stampa, ripresa sul portale web d’informazione Dagospia, dove tra le altre parole tranchant, in primis relativamente al regno della musica, il mainstream musicale e i suoi protagonisti Dolcenera non si risparmia una sentenza critica mossa contro il suo mondo e i satelliti come la radio, passando per un’opinione rilasciata sulla band italiana di fama internazionale con cui condivide la vena musicale del rock .
“LA MUSICA È DIVENTATA UN BORDELLO” –sentenzia Dolcenera all’anagrafe Emanuela Trane-, venti anni dopo la vittoria tra i Giovani al Festival di Sanremo 2003, con Siamo tutti là fuori-, LE RADIO MI HANNO CONDIZIONATA. IO PENSAVO CHE CHIUNQUE SCRIVESSE QUALCOSA DI VALORE AVESSE LA POSSIBILITÀ DI ESSERE TRASMESSO. HO CAPITO TARDI CHE ESISTEVANO ALTRI POTERI. LA MIA INTENSITÀ NEI LIVE CE L’HANNO IN POCHI. L’INDIE? NON È PIÙ INDIPENDENTE PERCHÉ STANNO NELLE MAJOR. I MANESKIN? HANNO AVUTO CORAGGIO, MA…” -.
Le altre dichiarazioni, nell’intervista di Dolcenera
Sulla scia dei preparativi per il ventennale della sua carriera artistica, l’artista il cui nome d’arte é ispirato ad una canzone di Fabrizio De André, boccia la funzione dei talent show, tra cui ora Amici 23 di Maria De Filippi fa discutere per un caso di bodyshaming, che attenzionano al cospetto dell’occhio pubblico i talenti candidati ad una carriera artistica: «Al momento mi sembrano essere un po’ decaduti. X Factor è rimasto solo in Italia. Per un periodo hanno fatto lo scouting che un tempo facevano più le case discografiche, poi è arrivato il web a prendere il posto dei talent. Adesso c’è Tik Tok e chissà cos’altro dovremo aspettarci…»
Insomma, il web si starebbe affermando come la nuova TV e TikTok é versione online dei talent show televisivi , per Dolcenera, che nel 2005 vinceva la seconda edizione di Music farm, dove faceva breccia nei telespettatori finendo per vivere quella che per il pubblico resta ” una passione” nella collaborazione e concorrenza con il cantante competitor più grande, Francesco Baccini.
Ma qual è oggi la casa artistica (e non solo) di Dolcenera? «[…] La mia intensità nei live ce l’hanno in pochi. Sono stata tanto sul palco, al punto che oggi sono in giro con tre concerti -prosegue quindi l’intervista-, uno con la band, uno recital piano solo e uno con l’orchestra sinfonica. Questo mi fa pensare che nella vita magari potrà capitarmi di sentirmi appesantita e non più libera di scrivere ma la sensazione del palco, quella, non credo che la perderò mai».
La sua anima musicale si definirebbe prettamente Rock, eppure non dice no alle influenze della trap: «Un po’ per gioco e per fare ricerca musicale. Volevo capire come costruiscono le canzoni a livello armonico, di accordi e di melodia. Suonare una canzone al piano vuol dire renderla nuda e capirne l’essenza. Quando uno è nudo capisci se è fico o non è poi così fico…». Il risultato delle influenze trap dettate dal mainstream della musica di oggi?«Come il resto dei generi musicali. Alcuni brani valgono, hanno istinto e ispirazione abbastanza puri, altri no. Semmai inviterei a suonare in acustico tantissime altre canzoni che oggi vivono solo grazie al sound design…»
Con i vincitori di Sanremo, i Maneskin, oltre ad una vittoria del Festival lei ha in comune l’anima rock e sul conto della band, a grande sorpresa, rilascia un commento d’elogio: «Penso che abbiano avuto un coraggio enorme ad andare a Sanremo con quella canzone, Zitti e buoni. Andavano incontro a morte certa. Il loro credere in quello che fanno è bellissimo e, sicuramente anche per il fatto che manca gente che nel mondo suona il rock dal vivo, con loro è successo una sorta di miracolo. Ora per restare inattaccabili dovranno mettere il blues nelle loro canzoni. Il rock and roll non può prescindere dal blues. E la loro unica pecca, se così si può dire, è nel loro essere nati in Italia, dove il blues non sappiamo nemmeno cosa sia…»
Recentemente Dolcenera ha dichiarato: “L’indie, fenomeno prettamente italiano, non mi ha mai convinta”. Un messaggio che per qualcuno potrà risultare dettato dall’incoerenza e che Dolcenera, quindi, spiega: “si chiama urban e non è più indipendente perché stanno nelle major. I termini cambiano di significato». […]