Diversi i punti trattati da Alberto Gusmeroli ai microfoni di Ping Pong, in onda su Rai Radio 1. L’economista della Lega ha esordito parlando del dossier sanità in vista della legge di bilancio: “Anche negli ultimi anni in Nadef c’erano dei valori e poi in manovra i valori di bilancio sono stati confermati o aumentati. Attenderei la manovra per dire che ci siano tagli alla sanità, io non credo assolutamente. C’è anche un altro aspetto, che riguarda anche il Pnrr: abbiamo bisogno di non sprecare risorse. Il piano è stato riscritto per evitare lo spreco di risorse. Se non arrivassimo al 2026 con opere utili e finite, avremmo fatto un pessimo servizio al Paese”.
A proposito della manovra, Gusmeroli ha precisato che per il Ponte sullo Stretto “sicuramente i soldi ci saranno”. Una riflessione anche sulle critiche dell’opposizione: “Dire che si è contro la manovra senza una manovra scritta, mi sembra come Landini della Cgil che voleva fare uno sciopero su una legge di bilancio che non era nemmeno stata pensata”.
Gusmeroli tra rdc e lavoro
Interpellato sul punto, Gusmeroli ha analizzato il post reddito di cittadinanza, indicando la strada intrapresa dal governo: “Non è stato azzerato il rdc, è stato detto: chi non ha possibilità di trovare posto di lavoro per ovvie situazioni personali, avrà il reddito di inclusione. Ci sono delle situazione dove bisogna assolutamente aiutare persone e famiglie. Fin qui non è mancato un euro. Poi c’è il tema della formazione: abbiamo una differenza tra offerta e domanda di lavoro terribile”. Gusmeroli ha poi aggiunto: “Se non ci dedichiamo alla formazione, ad avvicinare il mondo delle scuole delle professionali a quello delle imprese, se non investiamo su queste piattaforme è un problema: sono temi che ci devono accomunare tutti. Pensare che la soluzione sia percepire un reddito senza fare nulla e senza dare prospettive a queste persone è qualcosa che ha a che fare anche con la dignità della persona”.