Fama, soldi, successo, poi accuse, processi e condanne, infine il carcere e il ritorno alla libertà con una nuova vita in Albania. Lontano dall’Italia “piena di pregiudizi” che le impedirebbero di riprendere in mano la loro esistenza da donne “pulite”. È la sintesi della storia di Wanna Marchi, volto noto del piccolo schermo nota al grande pubblico come la “regina delle televendite“, e di sua figlia, Stefania Nobile, entrambe condannate per associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Pene, rispettivamente a 9 anni e 6 mesi di reclusione e a 9 anni e 4 mesi, ormai scontate ma mai lasciate alle spalle del tutto.
Stefania Nobile ne ha parlato nuovamente ai microfoni di Belve, la trasmissione condotta da Francesca Fagnani, mettendo sul piatto un resoconto della sua vita e l’ennesimo sfogo per una condanna che le due donne hanno sempre ritenuto ingiusta. Considerate responsabili di aver truffato decine di persone – alcune delle quali si sarebbero indebitate dietro la promessa di sconfiggere il malocchio e di vincere ingenti somme al Lotto – con la complicità del brasiliano e sedicente “mago” Do Nascimento, non si sono mai pentite e sostengono di non dover chiedere scusa. Anche perché, ha precisato Stefania Nobile nella sua intervista, ritengono di essere state trattate dalla giustizia italiana peggio di “uno stupratore seriale”. Parole destinate, ancora una volta, a far discutere.
Chi è Wanna Marchi, madre di Stefania Nobile
81 anni compiuti il 2 settembre scorso, Wanna Marchi in Italia non ha bisogno di troppe presentazioni. Non solo se si pensa alla sua carriera televisiva di “regina delle televendite” al grido del suo storico tormentone “D’accordo?”, ma anche se si guarda alla piega giudiziaria che la sua storia ha assunto a seguito dello scandalo esploso sulle truffe ai clienti a suon di “riti contro il malocchio” e numeri “fortunati” del Lotto. Wanna Marchi e sua figlia, Stefania Nobile, per quelle accuse sono finite a processo e sono state condannate. Hanno scontato la loro pena in carcere, ma dicono di non dover chiedere scusa a nessuno. “A loro non interessava arrestare due che facevano questo, interessava arrestare Wanna Marchi perché fa notizia, è diverso: 15 novembre, 24 gennaio arrestate, subito. Ma neanche per uno stupratore seriale si muovono così“, ha dichiarato la figlia di Wanna Marchi a Belve nella sua intervista del 2023.
Non c’è pentimento nella loro visione degli eventi che le avrebbero portate a vivere per anni in cella, e continuano a dirsi vittime di un sistema sbagliato e dei pregiudizi che ne conseguirebbero anche a livello di opinione pubblica. Per decenni, Wanna Marchi è stata capace di imporsi in tv con le sue proposte, ed è riuscita a vendere di tutto: dalle previsioni sulle estrazioni del Lotto alle creme “miracolose”, passando per gli “amuleti” per combattere la sfortuna, avrebbe creato un impero incassando milioni dopo aver conquistato la fiducia di centinaia di migliaia di telespettatori. Così, ai microfoni del Corriere della Sera, Wanna Marchi ha ricostruito il momento in cui avrebbe deciso di tuffarsi anche nella vendita dei numeri del Lotto: “Lo facevano già tutti. Per una volta nella mia vita, ho copiato un’idea di altri. Ho preso spunto dallo Stato. La lotteria non forse la stessa cosa?“. Con l’unica differenza che le sue attività, davanti alle telecamere, per la giustizia avrebbero fruttato guadagni nell’architettura di un raggiro di proporzioni enormi. La sua nuova vita dopo il carcere? L’ex regina delle televendite, ribattezzata “teleimbonitrice“, l’ha descritta così: “Io sono in pensione. L’unica cosa che so fare bene nella vita è cucinare e non temo nessun cuoco. Ho anche un diploma, preso in carcere“.