Gabriella Greison, fisica e divulgatrice scientifica, si è raccontata stamane negli studi del programma di Rai Uno, Uno Mattina. Le sue prime parole sono state per il suo spettacolo nei teatri a base di fisica: Monologo quantistico’: “Io uso la fisica per trasformare gli eventi in storia, per fare in modo che siano alla portata di tutti. Cerco di trasportare le persone nel mondo della fisica che è quello che molti non conoscono e molti mi dicono ‘magari fosse stato così imparare la fisica’”. Ma quando si è appassionata alla fisica Gabriella Greison? “Io mi sono appassionata alla fisica quando ero piccola, smontavo gli oggetti e mi sgridavano perchè non sapevo rimontarli, volevo vedere come erano fatti dentro, i telefoni, i vecchi televisori, volevo indagare il mondo infinitamente piccoli pensando di poterlo vedere, volevo capire il funzionamento delle cose e questo è stato il motivo di grandi discussioni: ma se vieni sgridato vuol dire che è la tua strada”.
Ad un certo punto Gabriella Greison ha deciso di studiare fisica: “L’ho fatto contro il parere di tutti, nessuno consiglia mai di studiarla ed è un danno secondo me. Io da piccola ero molto bella, c’era questo luogo comune che visto che ero bella non dovevo fare fisica: cosa dovevo fare?”.
GABRIELLA GREISON: “UN LUOGO COMUNE VERSO LE RAGAZZE”
Gabriella Greison ha continuato: “Questo luogo comune ha portato tante ragazze ad essere demotivate e questo è un problema nella nostra società, soprattutto nei laboratori e nei centri di ricerca, dove ti dicono di non mettere i tacchi o non truccarti. Già solo con la mia presenza io voglio trasmettere alle ragazze l’idea che possono fare tutto ciò che vogliono”.
E ancora: “Da piccola mi iscrivevano ai concorsi di bellezza, ero arrivata alla finale di Miss Gargano, ma io volevo fare la cosa più difficile al mondo perchè volevo mettermi alla prova: mi dicevano brava ma per cosa?”. Di nuovo sul teatro, Gabriella Greison ha spiegato: “Mi piaceva fare la comica, ed ho capito che raccontare la fisica quantistica e pensare che gli altri la capiscano è la cosa più comica”.