Sono stati presentati i dati al congresso Ectrims-Actrims, tenutosi a Milano, in merito all’evoluzione della ricerca sulla sclerosi multipla. Il farmaco sperimentale evobrutinib, come apprendiamo da Adnkronos, riduce le ricadute e migliora la qualità della vita dei pazienti. Questo medicinale, ancora in sviluppo clinico e inibitore della Tirosin chinasi Btk (Btki), è stato testato in particolare sui malati con sclerosi multipla recidivante dando risultati positivi, e garantendo un’efficacia della durata di 5 anni sia in termini di ricaduta che in termini di assenza di peggioramenti clinici.
I pazienti che hanno assunto questo farmaco hanno inoltre mostrato miglioramenti statisticamente e clinicamente significativi non solo sulla qualità della vita, ma anche sulla salute mentale e sulla vitalità, e quindi su quegli aspetti strettamente correlati alla ‘fatigue’ (ovvero alla spossatezza). Questi risultati assumono fondamentale importanza visti i progressi ottenibili nel lungo termine.
AUMENTA LA FIDUCIA NELLA CURA DELLA SCLEROSI MULTIPLA
“I dati continuano a rafforzare la nostra fiducia in evobrutinib nel rispondere alle principali esigenze insoddisfatte riscontrate con le attuali opzioni terapeutiche per la Smr”. Questo è stato il commento dei ricercatori che stanno lavorando al citato farmaco sperimentale.
Entrando poi in dettagli prettamente medici è stato evidenziato come nello studio non siano stati osservati nuovi segnali relativi alla sicurezza ed evobrutinib ha continuato a mostrare una tollerabilità costante fino a 5 anni di trattamento. Nel complesso gli eventi avversi emersi sono stati lievi o moderati. Solo il 3,3% dei pazienti con Smr ha sperimentato eventi avversi gravi. Nel complesso i risultati hanno potuto indicare un beneficio duraturo della somministrazione 2 volte al giorno, a lungo termine, e un profilo di sicurezza consistente con quello precedentemente riportato. Ulteriori dati della fase in doppio cieco dello studio hanno evidenziato che i pazienti trattati con evobrutinib 75 mg, somministrato 2 volte al giorno, hanno mostrato miglioramenti importanti e clinicamente significativi nella salute mentale e nella vitalità fino a 48 settimane, rispetto al placebo e a evobrutinib 25 mg una volta al giorno. Da ultimo è stato specificato come i risultati positivi siano frutto dell’alta capacità di penetrare nel sistema nervoso centrale.