CASO SCOMMESSE, COSA POSSONO FARE I CLUB?
Il caso scommesse che sta investendo il mondo del calcio, a partire da Nicolò Fagioli ma con indagati anche Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo al momento, in attesa di capire se si allargherà ulteriormente, interessa ovviamente anche le squadre di appartenenza dei giocatori coinvolti, cioè rispettivamente Juventus, Newcastle e Aston Villa (in prestito dal Galatasaray). Secondo l’articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva, che vieta ai tesserati delle società professionistiche di scommettere, la squalifica è di almeno tre anni, stangata che sarebbe naturalmente pesantissima. La Procura federale dovrà indagare per accertare eventuali responsabilità diretta delle società o se qualcuno all’interno fosse a conoscenza dell’illecito, se però i club risulteranno “puliti” potranno naturalmente rivalersi sui propri tesserati.
Facciamo riferimento in particolare al caso di Nicolò Fagioli, l’unico dei tre calciatori al momento coinvolti che gioca in Italia: si farebbe riferimento all’accordo collettivo firmato da Lega Serie A, Figc e Assocalciatori, che prevede la sospensione dello stipendio secondo quanto stabilito dall’articolo 5 comma 8 “nel caso in cui il calciatore abbia subito provvedimenti disciplinari interdittivi per sanzioni in materia di illeciti sportivi, di divieto di scommesse e di pratiche di doping” – alla Juventus ne sono esperti in questo periodo, considerato anche il caso doping di Paul Pogba.
CASO SCOMMESSE, DALLA SOSPENSIONE DELLO STIPENDIO ALLA RESCISSIONE DEL CONTRATTO
Uno scenario ancora più estremo è quello previsto invece dall’articolo 11 comma 4, in base al quale per questo caso scommesse i club potrebbero anche optare per chiedere la risoluzione del contratto, anche se un epilogo così drastico è al momento difficilmente ipotizzabile sia per il centrocampista della Juventus sia per Tonali e Zaniolo, che giocando per Newcastle e Aston Villa si devono basare per la sospensione dello stipendio sullo Standard Contract firmato da Federcalcio inglese e Premier League – per Zaniolo invece la risoluzione riguarderebbe il Galatasaray proprietario del cartellino.
Bisognerà quindi attendere gli sviluppi, in particolare se fossero accertate responsabilità anche da parte dei club, ma lo scenario praticamente inevitabile per Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo (ed altri calciatori che dovessero essere coinvolti) è quello appunto della sospensione dello stipendio in caso di colpevolezza. In base poi alla gravità della situazione e di conseguenza all’entità dell’eventuale squalifica, ecco che si potrebbe giungere fino a provvedimenti ancora più drastici, fino alla risoluzione del contratto.